E’ andata in scena nel Salone d’Onore di Triennale Milano la cerimonia di premiazione della 5° edizione di AWDA, Aiap Women in Design Award, il premio biennale internazionale rivolto alle designer della comunicazione visiva. E’ stata un’occasione di festa per celebrare le designer vincitrici, ma anche di confronto sul design come agente di cambiamento.
Triennale Milano, la serata di AWDA
Durante la cerimonia, si sono susseguiti interventi di personalità e rappresentanti di associazioni di design provenienti da tutto il mondo che hanno preso parte alla giuria internazionale e alla ricerca. Una domanda emblematica ha dominato la serata: «Quante donne ci sono in sala?», a sottolineare l’importanza della rappresentazione femminile nel design e in tutti gli ambiti disciplinari.
Triennale Milano, Zahra Pashaei
Momento di grande emozione durante la testimonianza per la causa delle donne iraniane, con le parole della giurata Zahra Pashaei e il video “Donna, Vita, Libertà”. Inoltre, per la prima volta, è stato attribuito il premio speciale AWDA for Rights!, dedicato ai progetti che affrontano le tematiche sociali dei diritti e del lavoro femminile, e più in generale delle disparità di genere in ogni ambito. La curatrici e giuria hanno lavorato insieme per selezionare il progetto vincitore.
Triennale Milano, premi speciali
Inoltre, sono state premiate due progettiste che hanno rivoluzionato il campo del design della comunicazione visiva grazie ad un contributo determinante alla cultura del progetto: Aoi Huber Kono ha ricevuto il prestigioso Premio alla Carriera dal direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, Marco Sammicheli, mentre il Premio alla Memoria è stato consegnato da Mario Piazza, responsabile scientifico dell’archivio storico AIAP, al fratello di Michela Papadia, figura storica di rilievo.
