#Sipario, il teatro a Milano: da Non Plus Ultras a 120 chili di jazz

La Milano a teatro questa settimana con Ivan Filannino

non plus ultras
Non Plus Ultras

Da Non Plus Ultras a 120 chili di jazz, le migliori proposte per il teatro a Milano di questa settimana nella nostra #Sipario.

 

#Sipario, le novità a teatro di questa settimana

non plus ultras
Non Plus Ultras

Indagine nel mondo del tifo
Non Plus Ultras
I gravi fatti di cronaca legati alla finale di Coppa Italia del 2014 quando perse la vita il tifoso del Napoli Ciro Esposito sono lo spunto per aprire una profonda riflessione sul mondo
ultras.

Arriva per la prima volta a Milano Non Plus Ultras, una ricerca teatrale firmata da Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, nata dall’esigenza di comprendere i meccanismi di uno dei più grandi fenomeni di aggregazione sociale: le tifoserie calcistiche, nello specifico il fenomeno Ultras.

Una rappresentazione che arriva proprio dieci giorni dopo l’ultimo grave incidente che è costato la vita a un tifoso in Basilicata. Questa indagine teatrale durata 4 anni ha lo scopo di rispondere ai quesiti principali legati al modello di vita degli Ultras.

Le risposte stanno in una parola: mentalità. Sul palco Adriano Pantaleo, attore che molti ricorderanno per i suoi film girati in tenera età e che ora si trova più che mai a suo agio sui palchi di tutta Italia.

Domani e mercoledì alle 20.30
Teatro PimOff
Via Selvanesco 75, Milano
Biglietti: da 12 euro su vivaticket.it

 

Un nemico del popolo
Un nemico del popolo

Doppio Premio Ubu
Un nemico del popolo
Il grande Massimo Popolizio torna al Piccolo Teatro Strehler presentando al pubblico milanese lo spettacolo fresco vincitore di due Premi Ubu nel 2019. L’attore e regista sceglie di ambientare Un nemico del popolo di Henrik Ibsen non nella Norvegia del 1882, ma in un’immaginaria contea americana degli anni Venti.

Qui è stato costruito uno stabilimento termale che rappresenta il riscatto per il territorio, offrendo lavoro agli abitanti di un paese depresso economicamente. Ne deriva un conflitto politico e morale che contrappone due fratelli: il medico Thomas Stockmann, interpretato dallo stesso Popolizio, direttore dello stabilimento, e il sindaco Peter Stockmann (Maria Paiato in panni maschili).

Thomas scopre che le acque termali sono causa di inquinamento, Peter cerca di convincerlo a non diffondere la cosa. Un testo che propone l’intramontabile tema dello scontro fratricida unito ad argomenti più che mai attuali come la corruzione e la contaminazione ambientale.

Da domani al 16 febbraio
Piccolo Teatro Strehler
Largo Greppi 1, Milano
Biglietti: da su 12 euro su piccoloteatro.org

 

Ulisse
Ulisse

Ritrovare se stessi
Ulisse, il ritorno
Corrado d’Elia prende l’immortale racconto di Omero e lo trasforma in un viaggio poetico nell’uomo e nell’oggi. Una riflessione necessaria sul contemporaneo, sul nostro tempo, sulle nostre utopie e sugli ideali su cui una generazione ha costruito la propria vita e il proprio modo di essere.

Quello intrapreso da Ulisse è un viaggio metaforico che tutti gli uomini sono chiamati a fare, divisi tra la continua voglia di scoprire cose nuove e il desiderio del ritorno a casa. Tornare a noi stessi, a quello che più ci appartiene, a quello che davvero siamo e che forse col tempo ci siamo dimenticati di essere.

Corrado d’Elia, che cura anche la regia dello spettacolo, sarà sul palco con Raffaella Boscolo e Angelo Zampieri. Tre personaggi, tre naufraghi della vita che, in uno spazio che è insieme teatro, imbarcazione e sala da ballo, raccontano la propria storia, mentre presente e passato si confondono in un’atmosfera onirica e malinconica.

Da giovedì al 9 febbraio
Teatro Leonardo
Via Ampère 1, Milano
Biglietti: da 18 euro su mtmteatro.it

 

120 chili di jazz
120 chili di jazz

Amore, musica e cibo
120 chili di jazz
Anche quest’anno Campo Teatrale ospita il genio di Cesar Brie, regista e attore nato in Argentina, ma cittadino del mondo. In scena 120 chili di jazz, una storia che nasce da un’esperienza personale e curiosa dello stesso Brie vissuta ai tempi del Colegio Nacional Sarmiento a Buenos Aires.

«Avevo due amici robusti che ho perso di vista i quali, seduti ai miei fianchi – spiega il regista – mi facevano fare la parte del prosciutto nel panino, schiacciandomi in mezzo a loro». Sul palco si racconta la storia di Ciccio Méndez che, per vedere la donna amata, si finge contrabbassista di un gruppo jazz.

L’uomo non sa suonare, ma è in grado di imitare con la voce il suo strumento. Dietro questo racconto si celano tre amori: l’amore non corrisposto per una donna per la quale si finirebbe all’inferno; l’amore per il jazz, che aiuta Ciccio Méndez a sopportare la sua immensa solitudine, e l’amore per il cibo, nel quale Ciccio trova brevi e appaganti rifugi e
consolazioni.

Da mercoledì a domenica
Campo Teatrale
Via Casoretto 41/A, Milano
Biglietti: da 10 euro su campoteatrale.it

 

#Sipario, visto da noi

sleepless
Sleepless

Sleepless, coppie insonni da spiare
La mai banale penna di Caryl Churchill disegna tre quadri di vita di coppia raccontati in Sleepless, spettacolo in scena al Teatro Out Off fino al 9 febbraio. Sul palco Elena Callegari e Mario Sala, diretti da Lorenzo Loris, offrono spaccati di quotidianità estrapolati dalle camere da letto di tre coppie.

Il pubblico vive così la sensazione di spiare dalla serratura. L’ottima recitazione dei due attori rende le scene naturali e lo spettatore quasi dimentica di essere seduto su una poltrona di un teatro. Le difficoltà comunicative sono il filo conduttore dei tre segmenti.

Si parte con una forte impronta ironica, marito e moglie discutono animatamente quasi senza ascoltarsi l’uno con l’altro. Una lunga serie di accuse reciproche e di vecchi rancori mai assopiti, sputati con maestria dagli interpreti, riescono a divertire facilmente lo spettatore.

La seconda scena porta in un mondo onirico, un dialogo surreale nel quale, pur non trovando la cattiveria iniziale, marito e moglie appaiono molto più distanti rispetto alla prima coppia. Infine la scena finale, che dovrebbe chiudere il cerchio, finisce col mostrare quanta difficoltà abbia un essere umano a cambiare nonostante mille buoni propositi.

Tre storie differenti caratterizzate da tre registri diversi. Lorenzo Loris ha saputo dirigere con precisione, sfruttando bene musica e video, un testo che, dopo 40 anni, risulta ancora al passo coi tempi.

Fino al 9 febbraio
Teatro Out Off
Via Mac Mahon
Biglietti: da 19,50 euro su teatrooutoff.it