Da oggi al 14 aprile alla Kasa dei Libri una mostra inaspettata su Fantozzi, che prima di diventare icona popolare del cinema, è stato un personaggio letterario nato dall’incontro tra Paolo Villaggio e Rizzoli, che all’inizio degli anni ’70 ne pubblica le prime avventure. L’occasione è l’uscita del libro “Fantozzi, Ragionier Ugo. La (ir)resistibile ascesa di un perdente nato”, di Guido Pautasso e Irene Stucchi (presentazione il 7 aprile alle 18).
Fantozzi, la mostra alla casa dei libri
Guido, grazie al padre Sergio Pautasso, l’editor dei romanzi di Paolo Villaggio presso Rizzoli, mostra ai milanesi la sua collezione di manifesti, fotobuste da tutto il mondo (alcune con firma autografa di Villaggio), riviste e giornali d’epoca e i libri, ma anche il VHS russo del Secondo tragico film di Fantozzi, un 45 giri dal titolo La ballata di Fantozzi-Impiegatango, copertine di tutti i giornali (addirittura un Playboy del ’77), locandine per la promozione dei film in Spagna, Centro e Sud America, Slovenia, Germania e perfino un Fantozzi a fumetti.
«Quando noi parliamo di libro non è che parliamo solo di Proust – dice il prof. Andrea Kerbar della Kasa dei Libri – Credo che uno degli errori gravi di questo Paese sia quello di confinare le manifestazioni sul libro all’aspetto più colto, professorale e accademico. Invece c’è anche il resto, basta saper distinguere: non è che Fantozzi valga come Gadda, ma è un fenomeno interessante anche dal punto di vista sociologico».