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19. 05. 2024 08:16

Case in affitto a Milano: prezzi in discesa

Ecco quanto si paga ora; e in Italia c’è chi sta peggio

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Le case in affitto a Milano costano molto, anche se i prezzi iniziano a stabilizzarsi. È questo quanto emerge dall’International Rent Index di HousingAnywhere, piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti, che nell’analizzare il trend di aumento dei prezzi degli affitti rispetto allo scorso trimestre ha sottolineato l’anomalia del caso italiano. 

Case in affitto a Milano, i prezzi

Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, o anche solo alla fine del 2022, in Italia l’emergenza affitti sembra globalmente stabile. La città più cara dello Stivale rimane Milano, seppur con prezzi leggermente in diminuzione, con i suoi 1,200 euro per un monocale (a fine 2022 era arrivato a costare 1,288), 1,800 euro per un bilocale (contro i 1,850 dello scorso trimestre) e 724 euro medi per una stanza privata (a fronte di 735 euro precedenti). Roma registra prezzi dei bilocali stabili a 1,700 euro rispetto a fine 2022, scendono invece monolocali a 1,000 euro (a fronte di 1,050 precedenti) e stanze private a 520 euro (contro 539 di fine 2022). Anche Torino beneficia di sensibili cali di prezzo: ora i bilocali costano 876 euro (invece che 1,000 euro dello scorso trimestre), i monolocali 595 euro (a fronte di 620 euro) e le stanze scendono di 20 euro fino alla soglia di 490. L’unica città in forte controtendenza è Firenze, che registra i più alti aumenti dei prezzi di affitto in Italia in tutte le tipologie di immobili: in particolare, i prezzi dei monolocali a Firenze sono aumentati del 13,5% rispetto allo scorso trimestre, toccando la cifra di 1,050 euro (contro 925 di fine 2022). Il cambiamento è ancora più impressionante se pensiamo che a inizio 2022 lo stesso alloggio costava “solo” 823 euro (+27,7% annuale). In costante crescita anche i prezzi di bilocali (1,500 euro vs 1,468 precedenti) e stanze private, che ora costano 570 euro e non più 530.

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Case di lusso a Milano

Case in affitto a Milano, l’analisi su tutta l’Europa 

I dati su 24 città europee mostrano un aumento medio annuale dei prezzi degli affitti dell’11,9% per tutte le tipologie di immobili rispetto all’aumento più considerevole del 14,3% registrato alla fine del 2022. Buone notizie, quindi, rispetto al trimestre precedente, ma il picco annuale non è ancora arrivato: con l’inizio dell’alta stagione turistica, l’offerta di alloggi residenziali in affitto rischia di ridursi ulteriormente, poiché alcuni proprietari di immobili potrebbero passare da affitti a medio-lungo termine ad alloggi a breve termine per scopi turistici. Con l’inizio del nuovo anno accademico in autunno e la ricerca di un alloggio da parte di studenti e giovani professionisti, uno squilibrio ancora maggiore tra domanda e offerta potrebbe far lievitare i prezzi.

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Case in affitto a Milano, l’analisi di HousingAnywhere 

«Anche prima della pandemia, i prezzi degli affitti erano troppo alti perché molte persone potessero vivere come e dove volevano – afferma Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere – l’attuale rallentamento nella crescita dei prezzi indica semplicemente un ritorno allo stato pre-pandemia, comunque caratterizzato da un significativo squilibrio tra domanda e offerta. Per affrontare la crisi immobiliare europea, i governi devono affrontare la carenza strutturale di offerta con un mix equilibrato di incentivi e restrizioni: bisogna che agiscano migliorando la disponibilità, l’accessibilità e la convenienza degli alloggi». 

Gli incrementi più rilevanti in Europa: Lisbona in vetta 

Complessivamente, i monolocali sono la tipologia di immobile in Europa che mostra l’aumento più elevato sia a livello trimestrale che annuale, con Lisbona in testa a entrambe le classifiche rispettivamente con il 51,4% e l’81,6%. Se i monolocali rappresentavano il 12,8% di tutte le soluzioni abitative prese in considerazione nel primo trimestre del 2022 nelle città europee analizzate, nel primo trimestre del 2023 sono scesi all’11,6%: la diminuzione dell’offerta e l’aumento della domanda da parte di giovani professionisti sono probabilmente i principali fattori che hanno determinato l’aumento dei prezzi. Soprattutto Paesi Bassi, Germania e Portogallo, dove si registra la più alta mancanza strutturale di offerta, registrano alcuni degli aumenti annuali più elevati per tutte le tipologie di immobili. Ad esempio, per quanto riguarda i bilocali, Monaco è al terzo posto in termini di aumenti annuali (20%, arrivando a 1,800 euro), seguita da Amsterdam, che si colloca al quarto posto (18,4%, con 2,250 euro). Per quanto riguarda le stanze private, le città tedesche di Berlino e Francoforte sono in testa alla classifica degli aumenti annuali più elevati (31,7% e 29,2%, rispettivamente 790 e 800 euro), seguite da Porto e Lisbona, con aumenti annuali rispettivamente del 22,5% e del 21,4%. In Portogallo vengono registrati anche i più impressionanti aumenti trimestrali: i prezzi di affitto dei monolocali a Lisbona sono aumentati di ben il 51,4% in questo trimestre (toccando la soglia di 1,212 euro), mentre Porto mostra il più alto aumento trimestrale per i bilocali, con il 20% (1,200 euro).

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