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23. 04. 2024 13:41

Molestie di Capodanno, 18 persone indagate: sono tutti giovanissimi

Cresce il numero delle vittime delle molestie di Capodanno, ma emergono anche i primi indagati: sono tutti giovanissimi con età compresa tra i 15 e i 21 anni

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Cresce il numero delle vittime coivolte nelle molestie di Capodanno, ma arrivano anche le prime perquisizioni. Al momento le denunce sono nove e potrebbero continuare a salire. Dalla scorsa settimana, da quando il canale Milano Bella da Dio ha postato il video della 19enne molestata, pian piano le diverse ragazze aggredite dal branco durante la notte di San Silvestro hanno iniziato a denunciare.

Sul fronte degli indagati invece sono finiti sotto la lente della Procura di Milano 18 persone: tutti giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 21 anni. Sarebbero italiani e stranieri di origine nordafricane. La Scientifica è riuscita a risalire a loro attraverso l’analisi dei diversi video pubblicati in questi giorni. Secondo le prime indiscrezioni provverrebbero quasi tutti dai quartieri periferici della città.

Molestie di Capodanno, è bagarre in Consiglio Comunale

Come facilmente ipotizzabile la questione delle molestie di Capodanno si è trasferita immediatamente sul piano politico. L’opposizione è passata all’attacco definendo Milano una città sempre meno sicuro. Tra i maggiori imputati il sindaco Sala, reo di non aver preso le giuste misure per la gestione della piazza e per aver preso posizione sull’accaduto solo una settimana dopo.

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molestie di capodanno

Durante la seduta del consiglio comunale odierna la Lega ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, accusato di aver postato un video a Capodanno in cui affermava che la situazione era sotto controllo, mentre in piazza Duomo si consumavano le ormai tristemente note violenze.

«È sotto gli occhi di tutti l’imbarazzante gestione del servizio d’ordine a Milano durante la notte di Capodanno – ha dichiarato il consigliere della Lega, Samuele Piscina -, quando alle ore 01.27 del mattino l’Assessore Granelli dichiarava, tra un selfie e l’altro nella centrale operativa della Polizia Locale, che tutto si stava svolgendo senza problemi. Peccato che, nel frattempo, almeno 5 donne venivano molestate, 2 persone venivano accoltellate, colpi d’arma da fuoco venivano esplosi nelle periferie e i botti, nonostante il divieto, hanno dilagato».

 

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