Un conflitto tra la passione per la musica rock e la tutela dell’ambiente e dei residenti si sta intensificando nella zona intorno allo stadio Meazza, a Milano a causa dei concerti a San Siro. Il Coordinamento per la tutela del verde nella cintura urbana di Milano-Parco Ovest è pronto a presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR) contro una delibera comunale che regola i concerti nelle tre strutture musicali dell’area: lo stadio Meazza, l’ippodromo Snai La Maura e l’ippodromo Snai San Siro.
Concerti a San Siro, in vendita biglietti per 29 concerti
I residenti, riuniti nel Coordinamento anti-concerti, hanno inviato una lunga lettera all’assessore comunale alla Cultura, Tommaso Sacchi, esprimendo la loro frustrazione riguardo al numero eccessivo di concerti previsti per l’estate. Attualmente, sono stati messi in vendita biglietti per 29 concerti, di cui 19 al Meazza, 2 alla Maura e 8 allo Snai San Siro. La delibera comunale fissa un limite di 34 concerti all’anno nell’area di San Siro, e il limite per il 2024 sembra essere stato già raggiunto.
Concerti a San Siro, la preoccupazione dei cittadini
La lettera del Coordinamento sottolinea la preoccupazione per il fatto che molte date dei concerti a San Siro sono state programmate senza alcun cambiamento rispetto all’anno precedente. Inoltre, i residenti notano che le date dei concerti vengono spesso seguite da annunci di “tutto esaurito,” il che comporta un numero di partecipanti molto elevato. Ciò significa che le leggi di “pausa” stabilite dalla Giunta comunale non vengono rispettate, creando disagi per i residenti.
Concerti a San Siro, a giugno 19 eventi in 30 giorni
In particolare, il mese di giugno sembra essere una sfida per la zona, con 19 spettacoli in soli 30 giorni. Anche se non ci sono concerti contemporanei nelle tre strutture di San Siro, la presenza consecutiva di migliaia di spettatori in molti giorni crea preoccupazione tra i residenti. La lettera chiede se le autorità siano consapevoli degli impatti di queste invasioni sulla zona, tra cui la mancanza di servizi igienici, problemi con i mezzi pubblici e la sostituzione della polizia con la vigilanza privata su terreno pubblico.
