Milano è alle prese con una crisi del trasporto pubblico, evidenziata da una serie di ritardi e tempi di attesa più lunghi per i mezzi di superficie di Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi. Con oltre la metà delle linee coinvolte, circa 76 bus, tram e filobus, rallentati dalle regolarizzazioni degli orari imposte per far fronte alla carenza di conducenti, la situazione è diventata una fonte di crescente preoccupazione sia per gli utenti che per i sindacati.
La crisi del trasporto pubblico, a Milano mancano 373 autisti
L’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, ha recentemente rivelato che a Milano mancano ben 373 autisti, un dato allarmante che evidenzia la gravità della crisi del trasporto pubblico. Questa carenza di personale si è tradotta in soppressioni di corse e ritardi frequenti, causando disagi significativi per i pendolari costretti ad attendere lunghezze di tempo sempre più estese alle fermate dei mezzi pubblici.
La crisi del trasporto pubblico, tempi di attesa sempre più lunghi
La crisi del trasporto pubblico, che si trascina ormai da diversi mesi, ha spinto Atm a intervenire con misure urgenti. Da novembre, l’azienda dei trasporti ha implementato una serie di regolarizzazioni degli orari, allungando leggermente i tempi di attesa per evitare accumuli di ritardi e garantire una maggiore puntualità complessiva. Tuttavia, queste modifiche non riguardano tutte le linee e non sono sufficienti a risolvere completamente il problema. Infatti, nonostante i tentativi di Atm di fronteggiare la situazione, quotidianamente si registrano ancora soppressioni e ritardi su quasi tutte le linee, con una media di 10-15 turni non coperti al giorno e picchi di 28 in alcuni depositi.
La crisi del trasporto pubblico, serve un aumenti dei salari
Atm ha annunciato diverse iniziative per affrontare la carenza di conducenti, tra cui l’offerta di patenti gratuite e contributi per l’alloggio ai nuovi assunti. Tuttavia, il processo di reclutamento e formazione richiederà ancora diversi mesi prima che gli aspiranti conducenti siano effettivamente pronti per il servizio. I sindacati, nel frattempo, continuano a fare pressione per un aumento dei salari e una rivalutazione delle condizioni di lavoro nel settore dei trasporti pubblici.