Nel cuore della prestigiosa Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, un’icona del lusso e dello shopping di alta gamma, si sta per assistere a una competizione accesa tra alcuni dei brand più rinomati al mondo. Il negozio attuale di Swarovski, con i suoi 174,5 metri quadrati distribuiti su tre livelli e due vetrine sul braccio laterale della Galleria, sarà il campo di battaglia per un’asta che coinvolge dieci prestigiose maison del lusso.
Galleria Vittorio Emanuele II, l’asta
La decisione di assegnare questo ambito spazio è stata presa dal Comune di Milano, che ha indetto una gara a gennaio 2024. Il canone annuale base è stato fissato a 506 mila euro, e la competizione è aperta a marchi come Montblanc, Damiani, Swatch, Tiffany, Prada, Valentino, Tory Burch, Samsonite e Jil Sander, oltre alla stessa Swarovski. La commissione incaricata della valutazione aprirà le buste contenenti le offerte tecniche e assegnerà punteggi basati sul valore delle proposte di utilizzo, il prestigio delle attività e l’estetica dei progetti.
Galleria Vittorio Emanuele II, precedenti
Questa è la sesta asta all’incanto per locali nella Galleria, introdotta nel 2019 dall’amministrazione comunale per i negozi che si affacciano sull’Ottagono, le zone di maggior pregio e interesse. Le precedenti aste hanno visto marchi del calibro di Armani, Fendi, Dior, Santoni e Loro Piana conquistare spazi preziosi, con base d’asta che ha visto aumenti significativi rispetto al valore iniziale. Ad esempio, Dior ha ottenuto il negozio ex Versace per 5,05 milioni di euro, con una base d’asta più che quintuplicata.
Galleria Vittorio Emanuele II, il punto
Questo ennesimo scontro tra titani del lusso è un riflesso della continua attrattiva e rivalità nel mondo dello shopping di fascia alta a Milano, e solo il tempo dirà quale marchio uscirà vittorioso e quale splendore si aggiungerà alla già maestosa Galleria Vittorio Emanuele II.
