Lunedì scorso un inseguimento a San Siro degno di un film poliziesco: un’auto non si è fermata all’alt imposto dagli agenti. Nel tentativo di fuga il conducente ha dapprima tentato di investire uno dei poliziotti e dopodichè insieme ai 4 malviventi con lui nella macchina ha lanciato dal finestrino una mitraglietta Uzi. I 5 arrestati sono stati interrogati nelle scorse ore.
Inseguimento a San Siro, una versione palesemente falsa
Le versioni fornite dai malviventi sull’inseguimento a San Siro non hanno per nulla convinto gli inquirenti. L’autista della Bmw bianca incriminata ha raccontato di non essersi fermato all’alt dell’agente per paura, dopo che quest’ultimo aveva esploso due colpi di pistola. Sul famoso mitra ritrovato ha invece raccontato che gli amici lo avevano portato come “regalo” per la festa di compleanno. Un racconto bollato come falso dal Gip che disposto 5 giorni di carcere come misura cautelare per ognuno degli imputati. Oltre alle accusa di detenzione d’arma e resistenza, potrebbe essere accusati per tentato omicidio.
Inoltre i 5 fermati sono volti noti alle forze dell’ordine. Uno di loro è Francesco Pellegrini, narcos condannato in via non definitiva a 8 anni di carcere, libero per scadenza dei termini di custodia cautelare, e già comparso in diverse indagini insieme a uomini di primo piano della cosca ‘ndranghetista Barbaro di Platì.
Inoltre l’Uzi recuperata in via Paravia è stata ritrovata con il selezionatore di tiro su “raffica”. Molto probabilmente i 5 stavano per compiere una spedizione punitivi ai danni di qualcuno.