Marco Di Michele, un parrucchiere a Milano: «Queste norme rallentano l’attività»

Parla il proprietario del negozio "Marco" in Piazza Castelli

Inizialmente prevista per il 1° giugno, la riapertura dei parrucchieri è stata anticipata al 18 maggio. In questo modo molti negozi di Milano hanno potuto rialzare la saracinesca a patto di rispettare rigorosamente le linee guida.

 

Parrucchieri a Milano, intervista a Marco Di Michele

Tra i parrucchieri che hanno ripreso l’attività c’è anche Marco Di Michele originario di Roma e trasferitosi a Milano per amore nel 2012. Da quasi 8 anni è proprietario del negozio in piazza Castelli: «Un romano che arriva a Milano trova subito un’ottima richiesta di lavoro – racconta – le abitudini di vita sono un po’ diverse».

Come stanno andando questi primi giorni di riapertura?
«Ho ripreso con un po’ di difficoltà, i giorni senza lavoro sono stati davvero troppi. Queste norme rallentano un po’ l’operatività, ma piano piano andiamo avanti».

Che misure ha dovuto adottare?
«Il negozio è piccolo quindi posso far entrare una persona alla volta su prenotazione. All’ingresso ho posizionato il dosatore per disinfettare le mani, io sono dotato di mascherina e di occhiali protettivi. Uso asciugamani e mantelline monouso mentre postazioni e strumenti vengono sanificati dopo ogni utilizzo».

Come si sono comportati finora i clienti?
«Per fortuna non erano spaventati, anzi erano ben disponibili a seguire tutte le linee guida».

Alcuni parrucchieri a Padova si sono incatenati ai loro negozi, cosa ne pensa?
«Cerco di mettermi nei loro panni. Io lavoro da solo, loro invece hanno del personale che va pagato. Da quello che so la maggior parte dei lavoranti non ha ricevuto la cassa integrazione. Bisogna anche ricordare che chi non è proprietario del negozio ha anche un affitto da pagare oltre alle classiche spese. Purtroppo con due mesi abbondanti di inattività alcuni parrucchieri che non avevano risparmi a cui attingere sono falliti».

Il premier Conte ha detto di tagliarsi da solo i capelli, è possibile?
«È molto difficile, io stesso che sono un professionista ho difficoltà. Vedendo anche come porta i capelli il premier ho il forte dubbio che qualcuno gli abbia dato una mano».