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27. 04. 2024 01:42

Milano Cortina 2026, rispunta… Torino. Trento rischia la bocciatura

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Mancano poco più di tre anni alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Mentre il capoluogo lombardo si prepara ad ospitare la cerimonia inaugurale a San Siro ma anche le competizioni di hockey e pattinaggio tra il Forum di Assago e il PalaItalia (ancora tutto da costruire), è spuntato un nuovo problema che potrebbe riaprire le porte a… Torino, con buona pace di Trento. O meglio, di Baselga di Pinè, il piccole comune che da programmi nel suo impianto dovrebbe ospitare le gare di pattinaggio in lista lunga. Ma ormai il condizionale è d’obbligo e anzi sembra sempre più probabile che si torni laddove si sono assegnate le medaglie del 2006.

Milano Cortina 2026, l’Oval di Torino

Il Fatto Quotidiano ha aperto il 2023 facendo il punto sui lavori, in ritardo come purtroppo prevedibile. La situazione è però sull’oltro del baratro per quanto riguarda l’Ice Rink a cui manca la copertura. Il Cio era già stato chiaro: all’aperto non si gareggia ma 50 milioni di euro per coprire una pista da usare praticamente solo una volta sono davvero troppi. Per questo, nonostante Torino avesse già deciso di non partecipare a una candidatura con Milano, i programmi potrebbero cambiare, rispolverando un Oval già bello che pronto.

Progetto Varesina 204, stato dei lavori oggi, milano cortina 2026
Progetto Varesina 204, stato dei lavori oggi, milano cortina 2026

Milano Cortina 2026, l’appello

In Trento però ancora sperano che venga rispettato il programma presentato. «In qualità di attori del mondo degli sport del ghiaccio ci sentiamo di dire una parola riguardo alla questione Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, sull’ipotizzato spostamento del pattinaggio di velocità da Baselga di Piné a Torino», si legge nella nota sottoscritta dal presidente del Comitato Trentino della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (Fisg) Paolo Deville e dai consiglieri Claudia Beretta, Maurilio Meneghini, Tiziano Odorizzi e Luca Zampedri che rappresentano varie discipline.

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Milano Cortina 2026, il Trentino

«Le Olimpiadi rappresentano un grandissimo impegno ma anche un’eccezionale valorizzazione dei territori in cui si svolgono. In questo caso, si accenderebbe un riflettore unico anche sulle realtà sportive del ghiaccio, una possibilità di visibilità internazionale senza eguali con ricadute sullo sviluppo di tutto il movimento a livello territoriale oltre che nazionale, con la risistemazione, nel modo che auspichiamo più sostenibile possibile a lungo termine e rilancio di strutture che rappresentano una risorsa per lo sport e il turismo sportivo locale. Vediamo la rinuncia tout court – prosegue la nota della Fisg trentina – come una grande occasione mancata, e non solo per il pattinaggio di velocità, una disciplina di grande tradizione che con gli atleti del nostro territorio ha sempre dato lustro all’Italia, ma per tutto lo sport trentino. Ci auguriamo quindi sia fatto tutto il possibile, e se necessario anche l’impossibile, agli altri livelli per mantenere l’altopiano di Piné tra i grandi protagonisti dell’Olimpiade 2026».

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