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01. 05. 2024 23:39

Milano zona gialla: il capoluogo è ormai pronto al cambio di colore

Oggi il consueto monitoraggio settimanale determinerà quasi certamente il passaggio in zona gialla

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Negli ultimi giorni Milano è diventata un vero e proprio focolaio. Il 28 dicembre i numeri sono impressionanti: 12.135 persone sono risultate positive al covid (4.671 solo in città), mentre altre 75.000 si ritrovano costrette in quarantena a causa di contatti stretti con soggetti positivi.

Ad un anno dall’avvio della campagna vaccinale la situazione non sembra migliorare per quanto riguarda l’elevato numero dei contagi.

Milano zona gialla: ci siamo

Gli esperti dichiarano che se non verrà effettuato qualche provvedimento efficace, il rischio è duello di avere 100.000 persone contagiate al giorno. Se così fosse, l’emergenza sanitaria porterebbe il sistema sanitario ed economico ad avere gravi problemi.

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È palese che i provvedimenti attuati fino a questo momento non sono abbastanza per arginare i contagi. La variante omicron è particolarmente infettiva e si sta diffondendo in modo esponenziale tra vaccinati e non.

Il vaccino, nonostante si sia dimostrato fondamentale e necessario per la battaglia al corona virus, sembra però non essere sufficiente a proteggerci dal contagio della nuova variante.

Tra lunghe code alle farmacie, Ats in tilt e tamponi introvabili, la situazione a Milano peggiora incessantemente giorno dopo giorno.A fronte di tutti i tamponi effettuati dai cittadini negli ultimi giorni di feste natalizie, il riscontro di positività al virus è altissimo.

A Milano una persona su 18 è positiva, e con questi numeri è evidente che sia necessario effettuare un cambio delle norme affinché non si paralizzi una città intera.

Milano in zona gialla: cosa accadrebbe?

Se Milano entrasse in zona gialla si verificherebbero alcuni cambiamenti. Vediamo quali sono:

All’ ingresso di cinema, teatri, discoteche e di concerti al chiuso sarà obbligatorio esibire il super Green Pass mentre per mostre e musei basterà quello base. Super Green Pass anche per recarsi allo stadio e ad eventi sportivi all’interno di palazzetti.

L’accesso a bar e ristoranti sarò consentito solamente a chi in possesso di Super Green Pass. Con il base si potrà consumare all’esterno. In zona gialla tornerebbe anche l’obbligo di indicare la mascherina all’aperto.

Le scuole a Milano in zona gialla rimangano aperte e la didattica in presenza al 100%. Anche per negozi e centro commerciali nessun cambio di regole.

Non sarà necessario esibire nessun tipo di Green Pass nei centri estetici e dal parrucchiere. Per recarsi ai centri termali sarà, invece, obbligatorio, avere con sé il Green Pass base. Per gli spostamenti tra regioni non è richiesto nessun tipo di certificato verde.

La Lombardia con 28 .795 contagiati ha il 12% dei posti in terapia intensiva occupati. Il tasso di positività è del 12, 8 %. Nonostante la situazione si stia aggravando sempre di più, il governatore Attilio Fontana ha affermato che “Siamo ai limiti tra la zona bianca e la zona gialla. Abbiamo superato alcuni parametri della zona bianca, ma siamo in una situazione di non particolare gravità”.

Caos tamponi

Intanto continua anche la corsa ai tamponi, i disagi per prenotare i test sono enormi e le persone non sanno in quale modo muoversi.

Le Ats sono intasate ed è difficile riuscire anche solo a prenotare un tampone. Regione Lombardia per contrastare la situazione, ha attuato una strategia per porre fine al problema dei tamponi.

Milano zona gialla

La task force coordinata da Guido Grignaffini avrà il compito di potenziare l’offerta pubblica e convenzionata di tamponi in tutto il territorio della regione.

A Gallarate verrà realizzato un nuovo centro vaccinale, le farmacie stanno prolungando l’orario di chiusura affinché si riescano a fare più tamponi possibili e gli hub vaccinali si stanno attrezzando al meglio per gestire l’enorme flusso di cittadini in coda.

Roberto Carlo Rossi, Presidente dell’ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri denuncia una situazione insostenibile e ingestibile.

“Da oltre due settimane riceviamo continue segnalazioni di medici che denunciano il malfunzionamento del portale Ats Milano per la prenotazione dei tamponi. Un incontro in Regione ha messo, positivamente, una “pezza” autorizzando la richiesta del tampone con semplice foglio di ricettario o semplice e.mail del medico al paziente, ma resta il rischio che le strutture non accettino questa modalità“.

La situazione, quindi, nonostante le rassicurazioni del governatore Fontana, risulta essere davvero complessa da risolvere. La città si ritrova in un lockdown fai da te dove in molti hanno difficoltà anche a autodenunciare la propria positività o guarigione al virus.

 

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