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24. 04. 2024 15:46

Primo giorno di zona rossa: le nuove regole per la Lombardia

A mezzanotte è scattato ufficialmente la zona rossa: tutte le restrizioni

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Il nuvo Dpcm è stato firmato ed è entrato ufficialmente in vigore da oggi, sabato 16 gennaio. Resterà in vigore fino al 5 marzo.  La Lombardia, come ormai risaputo entra in zona rossa. Anche se il governatore Fontana presenterà domani ricorso al Tar, ecco tutte le nuove restrizioni introdotte dal decreto.

Spostamenti. I movimenti extra-regionali saranno vietati anche tra zone gialle fino al 15 febbraio. Fino a quella data sarà valida la regola che consente di far visita una sola volta al giorno ad amici e parenti all’interno della stessa regione. Tale norma è valida però esclusivamente per chi si trova in zona gialla. Chi è  all’interno della zona arancione o rossa potrà muoversi una volta al giorno ma non varcando i confini del proprio comune di residenza.

Bar e ristoranti. Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto dopo le ore 18. L’asporto e il delivery per il cibo è invece sempre consentito fino alle 22.

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Musei. Confermata l’apertura, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali.

Palestre, piscine, cinema e teatri. Resteranno chiusi fino a marzo.

Impianti sciistici.  La chiusurà continuerà fino al 15 febbraio. Dopodichè potranno riaprire « “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti».

Crociere. Via libera: potranno ripartire seguendo le linee guida specificate dal Cts.

Scuola. Nelle zone gialle arancioni a partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado adotteranno forme flessibili di organizzazione che riporteranno la didattica in presenza dal 50 al 75%.

Il Dpcm prevede invece che le attività didattiche nelle zone rosse saranno previste in presenza dalla scuola dell’infanzia al primo anno di scuola secondaria di primo grado. Invece, dovranno adottare la didattica a distanza dalle seconde classi di scuola secondaria di primo grado fino all’ultima classe di scuola secondaria di secondo grado.

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