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05. 05. 2024 18:12

Rubattino, proteste per l’abbattimento di 22 alberi adulti: «Tutto questo deve finire»

Al momento, in quell’area sorge un cantiere

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Ennesimo abbattimento di alberi adulti in città: questa volta è il turno di 22 piante a fusto alto situate nel quartiere Rubattino, precisamente nel sito dove presto sorgerà una nuova scuola primaria. Al momento, in quell’area sorge un cantiere, dove si stanno svolgendo i lavori per la messa a punto della struttura che accoglierà tanti bambini della zona.

Rubattino, l’abbattimento degli alberi

Non uno, non due, non tre, ma ben 22 sono stati gli alberi abbattuti in poco tempo a Milano nel quartiere Rubattino. Gli ultimi sono stati tolti lo scorso lunedì, il 15 maggio 2023, nella parte del cantiere adiacente la scuola di infanzia di Rubattino. A denunciare quella che viene definita una situazione assurda sono, in particolare, i volontari di “ForestaMI e poi DimenticaMI” che, sul proprio profilo Instagram forestami_e_bagnami, raccontano anche che in questo abbattimento di alberi è stata coinvolta anche «una grande magnolia che regalava un po’ di ombra al giardino dell’asilo, assolato perché realizzato pochi anni fa piantando alberelli giovani».

abbattimento di alberi
Abbattimento di alberi adulti a Milano

ForestaMI e poi DimenticaMI su Rubattino

«È possibile che nemmeno il progetto di una nuova scuola primaria, vicina ad un asilo presistente, possa essere fatto rispettando gli alberi adulti già esistenti, preziosi per ombra e qualità dell’aria?», si legge nel post. E ancora: «Chi continua ad approvare alla leggera questi abbattimenti? O forse la domanda giusta è: chi continua a non occuparsi di esaminare i progetti e le richieste di abbattimento? È veramente necessaria la bonifica profonda del sito, visto che un tempo ospitava semplicemente la mensa della Innocenti?».

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Non solo Rubattino

Salvare il glicine di piazzale Baiamonti. Con questo obiettivo, dopo la petizione è arrivato anche l’appello social di Giovanni Storti per salvare il glicine e i tigli dei giardini Lea Garofalo. Il comico si rivolge direttamente al sindaco Beppe Sala e alla Giunta e chiede che i 50mila cittadini che hanno firmato la petizione per salvare queste sue storiche bellezze milanesi vengano ascoltati.

Tra pochissimo, infatti, inizieranno i lavori per la costruzione di un nuovo palazzo che ospiterà il museo della resistenza. L’edificio occuperà il terreno dove per decenni vi è stato un distributore di benzina, ma è previsto che l’area di cantiere interessi lo spazio esterno del Circolo Combattenti e Reduci, che ospita una pianta di glicine monumentale, messa a dimora nei primi decenni del secolo scorso. L’intervento interesserà anche quattro tigli che da decenni crescono nel giardino comunitario Lea Garofalo, adiacente al Circolo.

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