Mancano ormai pochissimi giorni all’entrata in vigore del Super Green Pass. Il decreto diventerà effettivo a partire dal 6 dicembre, tuttavia il tema più spinoso resta quello del trasporto pubblico. Per il momento il ministro degli Interni Lamorgese ha indicato delle linee guide generali: maggiori controlli nelle zone di maggior affluenza e verifiche sui trasporti pubblici. Ciò nonostante a Milano toccherà al Prefetto Renato Saccone passare dalla teoria alla pratica coordinando le forze a disposizione.
Super Green Pass sui mezzi pubblici: tutte le difficoltà
Il controllo del Super Green Pass non sarà certamente un’impresa facile. I motivi sono molteplici, a partire dal numero di persone che quotidianamente utilizzano tram, bus e metropolitane: circa 800mila.
A tutto ciò si aggiunge la carenza di personale di Atm. Si pensa infatti di affiancare ai dipendenti dell’azienda dei trasporti milanese alcuni agenti delle forze dell’ordine per coadiuvarli nei controlli. Inoltre, i controlli non dovranno creare rallentamenti e disagi ai trasporti. Quindi, verranno effettuati solo controlli a campione e solo in uscita, evitando di provocare ritardi a chi si reca a lavoro o a scuola. Il prefetto dovrebbe individuare delle fasce orarie di maggior affluenza e concentrare in questi spazi i controlli.
Ragazzi non vaccinati
Uno dei problemi principali resta quello dei minorenni non vaccinati. Secondo quanto previsto dalla legge non potrebbero utilizzare i mezzi pubblici, ma al tempo stesso non si può negare loro di andare a scuola. Mentre per gli universitari il problema non sussiste, in quanto già obbligatorio il Green Pass per seguire le lezioni, per gli studenti delle scuole superiori andrà assolutamente trovata una soluzione alternativa. Insomma, il debutto del Super Green Pass sembra al momento ancora pieno di insidie e difficoltà.
