La proposta del superconsulente per la sicurezza Franco Gabrielli in merito alla dotazione di taser ai vigili milanesi è già oggetto di dibattito. Sebbene il Consiglio comunale di Milano avesse già espresso il suo interesse più di un anno e mezzo fa, votando una mozione che impegnava sindaco e giunta a trovare modalità per avviare una sperimentazione, oggi sembra che alcuni passaggi organizzativi siano stati definiti e che la sperimentazione sia prossima a iniziare.
Taser ai vigili, la proposta
L’assessore alla sicurezza Marco Granelli ha specificato che Palazzo Marino sta elaborando il regolamento e sta lavorando alla convenzione necessaria con Ats per avviare la sperimentazione, la cui spesa è già coperta. I taser saranno consegnati alle pattuglie di agenti quotidianamente, e gli agenti saranno formati per utilizzarli in base alle loro attività specifiche.
Taser ai vigili, il sindacato
«Sicuramente si tratta di uno strumento in più per la categoria ma, essendo molto delicato, una giusta formazione sarà cruciale e stiamo andando nella direzione giusta – ha spiegato Giovanni Molisse, segretario Fp Cgil Milano –. Quello che riteniamo però importante, come ricordato anche dallo stesso Gabrielli, è l’organizzazione del ‘chi fa cosa’. Come vigili urbani dovremmo intervenire in ausilio di polizia e carabinieri, spesso capita invece di essere chiamati ad esempio per dei tafferugli, per questioni quindi di ordine pubblico. Qui il taser potrebbe essere utile per dissuadere».
Taser ai vigili, il dibattito
Il consigliere comunale dei Verdi, Carlo Monguzzi (che votò contro la mozione di avvio della sperimentazione), resta contrario: «È importante che ognuno faccia il proprio mestiere: i vigili si devono occupare delle questioni municipali, come il traffico. Secondo me un ulteriore strumento di offesa, oltre a quelli già in dotazione, non serve, proprio perché la polizia locale non deve fare la terza o quarta forza di polizia. Il Comune deve intervenire sull’origine di parte della criminalità, ovvero sul disagio sociale».