Finite le speranza per la famiglia italo-siriana di cui non si avevano più notizie da lunedì, giorno del devastante terremoto in Turchia e Siria che ha provocato finora oltre 25 mila morti. I corpi, di tre adulti e tre minorenni, sono stati recuperati ad Antiochia, dove erano andati per festeggiare la nascita del figlio di un parente, partendo dalla provincia di Varese, come ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Terremoto in Turchia e Siria, morta una famiglia di Busto
La famiglia, di origine siriana, risiedeva da anni a Busto Arsizio e gestiva un’officina. Nonostante siano passati sei giorni da quello che il capo degli aiuti internazionali dell’Onu Martin Griffiths ha definito come «il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione», i soccorritori hanno continuato a trovare persone vive sotto i resti degli edifici polverizzati. Una bambina di due anni è stata portata in salvo dopo 122 ore nella provincia turca di Hatay. Poi è stata la volta di un neonato di 2 mesi, nel sud del Paese.
Terremoto in Turchia e Siria, un bilancio devastante
Storie miracolose di sopravvivenza, nel mare della devastazione. Seppure le previsioni si annuncino tetre: il bilancio dei morti tra Turchia e Siria potrebbe raddoppiare, ha stimato Griffiths. «Difficile immaginare un’emergenza più complessa», ha affermato il portavoce Onu per la Siria. Parole a cui si aggiunge il racconto del corrispondente della Bbc: «Abbiamo visto i bambini scavare con le mani tra le macerie» a Harem nella provincia di Idlib, controllata dai ribelli.
Terremoto in Turchia e Siria, in arrivo altri soccorsi
Il portavoce del segretario generale dell’Onu ha spiegato che in Siria «fino a 5,3 milioni di persone potrebbero essere rimaste senza casa. La sicurezza è molto difficile». La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato che «agli inizi di marzo sarà convocata una conferenza dei donatori per mobilitare ulteriori fondi per i soccorsi». Certo, ci vorrà del tempo. Ma adesso sono le ore, i minuti, che contano.