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29. 04. 2024 12:39

Urbano Cairo: «Fare il sindaco di Milano? Perché no, é la mia città»

Il presidente di Rcs MediaGroup e del Torino nel corso di "Un giorno da pecora" su Radio1

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Salvini le propose di fare il sindaco di Milano? «Sì, ma io ho scelto di scalare Rcs… Salvini mi ha chiesto se poteva interessarmi. Adoro Milano, poteva essere una cosa bella, ma ero impegnato con il mio lavoro. A malincuore ho rinunciato, ma non so neanche se sarei stato adatto a farlo con Salvini». Fare oggi il sindaco? «Perché no? Milano é la mia città», a dirlo Urbano Cairo nel corso di “Un giorno da pecora” su Radio1. È mai stato vicino a entrare in politica? «Forse quella volta lì…» Meglio sindaco, presidente di regione o presidente del consiglio? «L’ultima…». «Io sono proprio di centro», ha proseguito Urbano Cairo.

Capodanno a Milano 2024, foto Agenzia Fotogramma
Capodanno a Milano 2024, foto Agenzia Fotogramma

Urbano Cairo: «Renzi è molto bravo, ma non ha il consenso di una volta»

Renzi? «è molto bravo, peccato che oggi non abbia più il consenso di una volta. Anche Calenda è molto bravo, ma insieme non vanno d’accordo. Forse sono troppo bravi per andare d’accordo…». Per chi ha votato? «Ho votato, ma per chi non si dice. Votai Zaccagnini, perché era una persona per bene. Una volta ho votato Pannella». Per le droghe leggere? «Ma no… mai fatta una canna. Non si sa mai, poi ti piace ed è difficile smettere».

Urbano Cairo: «Bruno Vespa mi piace, Giletti la prende sul personale»

Chi le piacerebbe come conduttore di centrodestra? «Bruno Vespa, ogni volta che lo vedo mi dice: “Ma è come possibile che non mi hai ancora chiamato?” Non l’ho chiamato perché Vespa è la Rai, come fai a spostare la terza camera dalla Rai…». E sul caso Ferragni: «Il tema della beneficenza è delicato, a me ricordo che dicevano sempre “falla e non dirla”».

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Infine, Urbano Cairo su Giletti spiega: «La prende sul personale. C’era un bellissimo rapporto, ma la trasmissione “Non è l’Arena” perdeva 140 mila euro a puntata, 5 milioni l’anno. Già da gennaio discutevamo sulla possibilità di ridurre i costi. Visto che non era possibile, abbiamo deciso di chiuderla alcune puntate prima». Ci sono state pressioni? «No, ha avuto tutta la libertà che voleva e se avesse avuto cose da dire lo avrebbe potuto fare altrove».

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