Brutte notizie per Zelig Milano, lo storico cabaret di viale Monza di ritrovo per molti cittadini è a rischio fallimento. Il Tribunale infatti ha già avviato la procedura di liquidazione giudiziale della società del gruppo SG, tra cui c’è ZMC, che controlla il famoso locale meneghino. Intanto però, come riporta Repubblica, Michele Mozzati, insieme ai soci Gino Vignali e Giancarlo Bozzo, ha dato vita ad una nuova società che ha preso in affitto le mura del cabaret per 6 mesi.
Zelig Milano a rischio chiusura: cosa sta succedendo
Da oggi allo Zelig Milano sono entrati in scena i curatori fallimentari e il motivo è molto semplice: il locale ha bisogno di aiuti e fondi perché così non riesce più a farcela. In una lettera aperta Mozzati, Vignali e Bozzo – che hanno messo in piedi la società Le-Zgo Studio – spiegano come stanno le cose adesso: «Fino al momento stimato della chiusura della liquidazione in cui verrà lanciata un’asta per la cessione di ZMC, saremo noi tre a gestire il locale di viale Monza. In pratica abbiamo comprato (credeteci, a caro prezzo) qualche mese di tempo per capire come si possa intervenire stabilmente per non interrompere una storia che a maggio compirà ben 37 anni».
Sempre all’interno di questa lettera i tre soci, raccogliendo anche le voci dei residenti della zona e di tutti gli amanti e i frequentatori di Zelig Milano, chiedono specialmente ai comici che si sono esibiti in passato sul palco di questo locale di fornire un aiuto concreto. In che modo? Facendosi protagonisti di una serie di spettacoli che possano permettere al cabaret meneghino di raccogliere qualche soldo.
La speranza inoltre è che il giudice assegni a ZMC la produzione esecutiva della trasmissione di Italia 1. «Solo con questa entrata straordinaria la società sarà in grado di stare in piedi, tanto alti sono i suoi costi di gestione», si legge nell’appello.
Insomma, la situazione di Zelig Milano non è sembra essere delle migliori, anzi, il contrario. Lo storico locale del capoluogo lombardo, punto di ritrovo per milanesi e non, è a rischio chiusura. Questo rende tristi non solo i comici e coloro che si sono esibiti su quel palco, ma anche gli spettatori che da quasi 37 anni frequentano il cabaret. A unirsi all’appello dei tre soci sono infatti già tantissime persone.
