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03. 05. 2024 05:32

Residenze reali in mostra tra Torino e Monza

Esposizioni e gioielli restaurati in due luoghi unici

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La Venaria Reale e la Villa Reale di Monza si mettono in mostra, ecco le residenze reali da visitare.

Le residenze reali – La Venaria Reale


Il gioiello alle porte di Torino vuole superare i 450mila visitatori dello scorso anno, e presenta un palinsesto di importanti mostre. Tra gli eventi espositivi principali, a fine marzo, debutta La Venaria Reale invita il Museo di Capodimonte (titolo provvisorio) sui capolavori delle collezioni artistiche del museo napoletano, con oltre sessanta opere e dipinti provenienti dalle collezioni Farnese e Borbone che annoverano: Caravaggio, Tiziano, Masaccio e Parmigianino. A fine aprile, invece, si terrà Glassstress: artisti e designer contemporanei italiani e internazionali in dialogo con i maestri vetrai di Murano lungo il percorso di visita della Reggia. A maggio, nei Giardini della Reggia, è previsto il Festival Green Art con opere di dieci artisti internazionali capaci di far risaltare il rapporto tra arte contemporanea e natura. A fine ottobre approda alle Sale delle Arti la mostra su William Blake, in collaborazione con la Tate di Londra e, infine, ancora work in progress la mostra Tolkien. Uomo, Professore, Autore (lavenaria.it).

 

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Le residenze reali – Villa Reale di Monza

 

residenze reali

Riapre al pubblico il Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza, un vero e proprio teatro di Corte di piccole dimensioni, dopo i lavori di restauro finanziati cofinanziati da Regione Lombardia con 488.000 euro. Gli interventi di restauro, seguiti direttamente dalla Soprintendenza, hanno aggiustato gli impianti, ripristinato le macchine da scena, consolidato la galleria e rinnovato le pareti. Il Teatrino presenta un palcoscenico in legno, un fondale di scena con soggetto mitologico, la balconata e un palchetto reale interamente affrescato in stile neoclassico (reggiadimonza.it).

 

e poi altre storie e luoghi dove andare…

 

Storie di “vini in rosa” a Torino

Terza edizione per Le donne e il vino

residenze reali

Sabato 27 gennaio, la Centrale Nuvola Lavazza di Torino ospiterà la terza edizione di Le donne e il vino, degustazioni e storie dei vini al femminile. Sarà una giornata di degustazioni di vini realizzati da vignaiole, che oggi sono sempre più protagoniste nelle aziende vinicole: non a caso quasi il 30% delle cantine italiane è a guida femminile, oltre 4mila le donne agronomo, mentre circa il 10% degli enologi sono donne. Ogni cantina avrà una postazione dedicata, dalla quale le produttrici potranno raccontare i propri vini e farli degustare al pubblico. Il biglietto è acquistabile sia online che in loco e comprende la degustazione di dieci calici di vino a scelta tra le cantine presenti (shop.tobevents.it/event/donnevino/).

 

Una “gelida” tradizione millenaria

Si celebra la Merla di Crotta d’Adda

residenze reali

La tradizione popolare vuole che gli ultimi giorni di gennaio, il periodo più freddo dell’anno, conosciuto come i giorni della merla, si affrontassero insieme, per farvi fronte comune, uniti, e per renderli meno difficili da superare. I contadini usavano proteggere campi e raccolto dal freddo con antichi rituali e canti attorno al fuoco, e il tutto diventava anche un momento di festa. Ricollegandosi a queste vecchie credenze e tradizioni, gli ultimi tre giorni di gennaio, a Crotta d’Adda, in provincia di Cremona, dal 29 al 31 gennaio, vengono organizzate rievocazioni storiche e si gustano i piatti di una volta.

Nei giorni precedenti vengono realizzate cataste di legno, che verranno poi accese: la gente si raduna attorno ai falò, dove si brucia la “vecia”, che si porta via i mali dell’anno appena concluso, come buon auspicio per quello da poco iniziato. Giocolieri, mangiafuoco, saltimbanchi, rievocazioni storiche scalderanno l’atmosfera, mentre sul fiume Adda saranno intonati i canti folcloristici.

 

Tutti a tavola con il Festival de la Cazoeula

Oltre 50 ristoranti si sfidano per aggiudicarsi il trofeo d’oro

residenze reali

Per celebrare l’incontrastata regina della cucina brianzola torna il Festival de la cazoeula, nato a Cantù e successivamente esteso all’intera Brianza comasca e parte della Brianza lecchese e monzese. Ogni anno dal 2013, a partire dal giorno di Sant’Antonio e per due interi mesi, gli chef brianzoli si sfidano per aggiudicarsi l’ambito trofeo Cazoeula d’oro attribuito alla miglior cazoeula dell’anno, valutata sulla base del giudizio della giuria popolare e di quella tecnica, composta da chef dell’Associazione Cuochi della Provincia di Como, Lecco e Monza Brianza e da giornalisti di settore.

Il festival si propone di preservare e valorizzare la tradizione di questo succulento e gustosissimo piatto a base di verze, costine e cotenne, un piatto che per i brianzoli è qualcosa di più di una semplice pietanza, rappresentando un vero e proprio fondamento di riconoscimento identitario locale: non a caso, la cazoeula non si mangia da soli ma in compagnia, innaffiata da una buona Barbera o una buona Bonarda, entrambe rigorosamente dell’Oltrepo Pavese (festivaldelacazoeula.it).

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