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19. 05. 2024 14:15

Antisemitismo, Milano alla prova della civiltà

Un'ostilità profonda mascherata da qualcos'altro

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Non è facile affrontare il tema dell’antisemitismo per la semplice ragione che a parole, eccetto qualche gruppo estremista, tutti si dicono di condannarlo. Ma basta ascoltare qualche discorso o iniziativa, tipo le minacce che hanno portato all’annullamento del convegno su Israele alla Statale, per accorgersi che l’ostilità verso gli ebrei esiste e, in alcuni casi, è profonda.

Antisemitismo, i motivi di chi contesta

Viene mascherata con l’avversione al sionismo oppure alle politiche del governo Israeliano (cose del tutto legittime) ma ci vuole poco per capire che al fondo c’è sempre un sentimento di odio che mette insieme lo stato di Israele, il suo governo, i famigerati coloni e la comunità degli ebrei sparsa nel mondo.

Oggi Milano, come tante città del mondo, si trova a dover affrontare una prova molto impegnativa. Il conflitto israelo-palestinese che si è riacceso lo scorso 7 ottobre ha infiammato gli animi, diviso la politica, le amicizie e rischia di modificare il nostro modo di vivere: è una cosa che non possiamo permetterci.

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Il rispetto delle idee, delle posizioni politiche e dei sentimenti religiosi deve prevalere sempre, magari tocca proprio a chi è esposto pubblicamente farlo presente ai compagni del proprio campo che preferiscono inveire contro chi la pensa diversamente.

Impegnarsi in questo compito è tremendamente difficile, si rischia di passare per persone remissive o, peggio, complici della parte avversa anche se si vogliono solo affermare i valori della nostra Costituzione che ci garantiscono libertà e democrazia.

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