E’ notizia di questi giorni la difficoltà del bilancio del Comune, con la previsione di tagli, in molti settori. In particolare alcuni metterebbero a rischio l’organizzazione dei centri estivi e la partecipazione di numerosi bambini alle attività previste dopo la fine della scuola. Sappiamo bene quanto i centri estivi siano fondamentali, a maggior ragione in una città come la nostra dove, a differenza di altri luoghi, la presenza di un aiuto familiare non è scontata, anzi.
Centri estivi a rischio a Milano: il punto della situazione
Molte famiglie milanesi non hanno l’appoggio di nonne o nonni a cui poter affidare i figli nei periodi di chiusura estiva delle scuole. Per questo motivo, i centri estivi sono un vero e proprio pilastro del welfare cittadino, in un contesto tra l’altro in cui affidarsi a babysitter e tate diventa sempre più dispendioso. La speranza è che si possa trovare una soluzione, come alla fine in passato si è sempre riusciti a ottenere. Ma il tema centrale, che riguarda questo caso ma anche altri (a partire dai trasporti), non può non essere affrontato dall’amministrazione.
Serve ingaggiare una dialettica nei confronti del Governo nazionale, e chiedere che a Milano vengano assegnate le risorse che i nostri cittadini meritano. Tenendo conto anche che i milanesi ormai da anni devono affrontare un costo della vita maggiore rispetto al resto d’Italia, con la spesa per la casa (affitti, mutuo, bollette) che diventa un vero e proprio macigno sulla capacità di spesa delle persone. Al tempo stesso, Milano resta uno dei motori più potenti per tutta l’economia nazionale. Non è chiedere trattamenti di favore, ma l’esigenza di ricercare un equilibrio semplicemente un po’ più giusto su quello che si riceve.
