Coronavirus, Francesco Wu: «Qui non ha senso avere paura»

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di Francesco Wu
presidente onorario UNIIC

In Cina sono tutti barricati in casa per il coronavirus. Come avremmo potuto, noi, festeggiare qui il Capodanno? Il mio, il nostro popolo sta soffrendo. Per questo, anche se in Italia non c’è nessun contagiato, abbiamo deciso di destinare il budget predisposto per la festa di domenica a donazioni in mascherine, in guanti, in ogni genere di bisogno per la mia terra.

 

Coronavirus, cosa succede in Cina

La produzione cinese non riesce a soddisfare le richieste che ci sono in queste settimane: siamo un miliardo e quattrocento milioni, mica pochi. Intanto la situazione è in peggioramento, ci sono già più di 2.500 casi accertati e più del doppio sotto stretta osservazione.

Verosimilmente le persone entrate in contatto diretto con i malati saranno almeno diecimila, ma va specificata una cosa che non viene detta mai abbastanza: non tutte le persone che entrano in contatto si ammalano. In Europa e in Italia siamo tranquilli, anche i tre casi in Francia riguardano persone di ritorno dall’epicentro del problema.

Coronavirus, la situazione a Milano

A Milano tutto procede come al solito, o quasi: ci sono tanti controlli, a partire dagli aeroporti. Poi è chiaro che un po’ di fobia ci sia, ma nessuno ha registrato un calo drastico di affluenza a Chinatown come altrove.

A nostro “favore”, c’è l’estrema ed immediata trasparenza: il presidente Xi Jinping sta affrontando l’emergenza con il giusto allarme. All’ospedale Sacco le prime informazioni in merito risalgono addirittura ad inizio dicembre. Insomma, qui non ha alcun senso avere paura.

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