Le scelte sono state fatte, i cittadini hanno votato Attilio Fontana, ci sono vincitori e sconfitti. Anche se possiamo notare come questa campagna elettorale, anomala per il periodo dell’anno, abbia segnato un’ulteriore discesa di un gradino della qualità del dibattito pubblico.
Rivince Fontana: l’analisi delle elezioni in Lombardia
Discorsi molto fumosi, con ben pochi appigli alla realtà se non come slogan elettorali di facile uso e consumo. Ora restano i problemi sul tavolo. Primo fra tutti, e finalmente è ormai diventato tema centrale, condiviso anche nel circuito mediatico e politico, è quello del costo della vita a Milano. Servirebbe che Regione e Comune sotterrassero le silenziose ma presenti asce di guerra e cominciassero a collaborare seriamente per il bene della città e per ridurre le sempre più vistose diseguaglianze. In primo luogo possono, e devono, farlo sul nodo della casa.
E’ sempre più urgente un piano che sia condiviso a ogni livello, persino nazionale, per fare in modo che a Milano il potere d’acquisto di famiglie, single, anziani non sia eroso in modo sempre più drammatico da affitti e mutui sempre più esosi. A esso è legato il tema dei servizi alle famiglie, educativi e non solo. Poi ci sono le Olimpiadi invernali del 2026, altro tema su cui la collaborazione dovrà essere più che mai necessaria e concreta. Milano-Cortina può essere un fattore, se indirizzato nel modo giusto politicamente, per aumentare le opportunità, per far vedere una piccola luce di maggiore uguaglianza, di ri-equilibrio. Altrimenti, andremo sempre più verso una città solo a misura di ricchi. Tutto quello che Milano, nella sua storia, ha lottato per non essere. Adesso le chiacchiere elettorali sono finite. Buon lavoro.
