C’è una persona che ha dedicato un pensiero quotidiano, per diciotto mesi, a Silvia Romano. Si chiama Giuseppe “Pippo” Civati, ex parlamentare del Partito Democratico originario della Brianza. Lui più di tutti si è speso per la liberazione della giovane milanese rapita in Kenya il 28 novembre 2018 e liberata sabato scorso.
Silvia Romano, i commenti sui social
Sui social è stato un tripudio di commenti di gioia e di commozione per questa lieta notizia in un periodo buio per tutti a causa dell’emergenza coronavirus. Eppure non va dimenticato chi sulle bacheche scrisse commenti del tipo «se l’è andata a cercare», «poteva starsene a casa».
Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto celebrare la liberazione di Silvia, ricordando il cartello che fuori da Palazzo Marino rivolgeva un pensiero per la cooperante rimasta prigioniera in Africa.
Le bacheche social non ci hanno risparmiato commenti infelici nemmeno in queste ultime ore dove sono affiorate domande sul costo del riscatto pagato dal Governo italiano, con annesse connessioni ai ritardi che oggi registriamo nei pagamenti di cassa integrazione e sussidi.
Silvia Romano e la rincorsa alla polemica
Tutto lecito, ognuno può avere ed esprimere le opinioni, ma la rincorsa alla polemica diventa inaccettabile anche quando è giusto celebrare una bellissima notizia. Altrettanto doveroso sarà, da parte del Governo, pretendere e fare chiarezza su Giulio Regeni, ucciso in Egitto e trovato cadavere nel febbraio di quattro anni fa.
I motivi della sua morte sono ancora avvolti nel mistero in quello che sembra ormai evidente quale un caso diplomatico internazionale.