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26. 04. 2024 19:12

Kanpai! Così Milano celebra il sake

Il primo ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dedicata al tradizionale “vino giapponese”

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In patria è chiamato Nihonshu, cioè “vino del Giappone” (o alcol del Giappone) ma nel resto del pianeta è conosciuto come sake. Domani primo ottobre, è la Giornata mondiale del sake, visto che è il giorno tradizionale o, almeno convenzionale, dell’inizio della sua produzione. Da noi viene servito, erroneamente, caldo e abbinandolo in modo casuale ai cibi. Eppure, il sake racchiude un mondo di storia, sapori e tradizioni e va consumato con attenzione.

Giornata mondiale del sake: i tips per brindare con il tradizionale “vino giapponese”

sake«Come dicono in Giappone, il sake più buono è quello più puro, delicato e neutro. Il trucco per l’abbinamento perfetto sta nella capacità di valorizzare il piatto, senza incidere eccessivamente sul gusto – spiega Federico Zhu, direttore di Aji, brand di IYO Group (aji.mi.it) specializzato nel settore delivery e take away che nella sua carta propone una selezione di sake premium della maison Dassai – Un piatto a base di materie prime delicate, ad esempio, si sposa con un sake dal sapore neutro; mentre è preferibile un sake strutturato se il piatto presenta una certa complessità di sapori».

Cos’è il sake?
«È una bevanda alcolica tipica della cucina giapponese ricavata da un processo di fermentazione del riso. Esistono molte categorie, che si distinguono principalmente per il grado di sbramatura del chicco di riso (togliere la pelle al chicco NDR) oltre che per profumo e sapore».

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Come si consuma?
«Tradizionalmente, in Giappone si serve nei choko, bicchierini piccoli e bassi, ma per apprezzare al meglio il sake, si consiglia di servirlo in un calice da vino bianco, con coppa non troppo ampia e apertura non troppo larga, per non avvertire un’alcolicità eccessivamente dirompente al naso e permettere una maggiore concentrazione di aromi».

Qualche consiglio sulla conservazione del sake a casa?
«È consigliato porre le stesse attenzioni, se non più accurate, che si presterebbero per una bottiglia di vino. Fonti di luce, di calore, vibrazioni e rumori molto forti possono influire sul mantenimento del prodotto. Il sake solitamente non è un prodotto da invecchiamento, ma deve essere consumato entro sei mesi, un anno al massimo, per avere sempre un prodotto fresco».

Qual è la temperatura di servizio ideale?
«Ambiente oppure 8-12 gradi, anche in base al gusto personale».

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