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27. 04. 2024 13:07

Emergenza abitativa per gli studenti, Mugnano (Bicocca): «Il caro affitti colpisce il ceto medio»

Un’indagine interna realizzata dall’Università milanese evidenzia come la maggior parte degli iscritti vorrebbe abitare in città, ma non se lo può permettere

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L’emergenza abitativa per i giovani che decidono di studiare a Milano resta una questione centrale. A confermarlo un’indagine portata avanti per la prima volta in Italia dall’Università Milano-Bicocca, che fotografa le esigenze di quasi 20mila studenti dell’Ateneo. Dai dati raccolti e resi noti nel corso della Giornata dell’Università, risulta che la maggior parte del campione (il 47,5%) risiede in una provincia lombarda fuori dalla Città Metropolitana di Milano, anche se Milano risulta essere la meta più ambita dove vivere per il 77,5% degli studenti della Bicocca. Ma «il 45% di chi è in affitto presso un privato ritiene il prezzo troppo oneroso», spiega a Mi-Tomorrow Silvia Mugnano, coordinatrice del gruppo di ricerca del dipartimento di sociologia e ricerca sociale che ha realizzato l’indagine interna all’Ateneo. La ricerca evidenzia inoltre che solo il 6,3 vive in una residenza universitaria.

Lo studio della Bicocca sull’emergenza abitativa, Mugnano: «Il 7,2% degli studenti che vivono in affitto non ha un contratto regolare»

Cos’altro emerge dall’indagine?
«Dall’analisi degli studenti di Milano-Bicocca nell’anno accademico 2023-2024 risulta anche che il 7,2% degli studenti che alloggiano presso un privato non ha neanche un contratto legale di affitto».

Quali sono le maggiori esigenze per gli studenti?
«La prima è quella di un affitto calmierato: a Milano i prezzi si aggirano tra i 400 e gli 700 euro per l’affitto di un posto letto. Abbiamo visto che molte delle famiglie che decidono di mandare i figli a studiare qui appartengono al ceto medio».

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Cosa comporta?
«Sono in quella che noi chiamiamo “classe grigia”, hanno redditi troppo alti per accedere alle agevolazioni che il diritto allo studio mette in campo, ma faticano a sostenere i costi degli affitti imposti dal mercato milanese. Il 50% degli studenti che hanno ISEE superiore a 24mila euro considerano l’affitto molto oneroso».

Tanta voglia di Milano, ma in pochi possono permettersela?
«Quello che possiamo dire dai dati raccolti dagli studenti di Milano Bicocca, ma è un trend che ritroviamo anche in altre università, è che la scelta di studiare a Milano per i nostri studenti è un affare di famiglia: il supporto dei genitori è quello che nella maggior parte dei casi, il 59% dei nostri studenti, permette ai giovani di vivere l’esperienza universitaria».

L’Università intraprenderà azioni per il bisogno abitativo?
«Noi ricercatori abbiamo dato delle indicazioni all’Ateneo, come la creazione di un osservatorio permanente dell’abitare studentesco. Poi sarà compito dell’Università e di una governance territoriale mettere in campo delle politiche, dei progetti che possano rispondere a questa emergenza abitativa».

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