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27. 04. 2024 06:14

Milano, la scuola è l’emblema del fallimento del sistema di tracciamento

La scuola è ormai una "bomba ad orologeria": ecco perché il tracciamento non ha funzionato

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La scuola è ormai una “bomba ad orologeria”: nella sola giornata di ieri 4.000 nuovi contagi sono partiti dalle classi milanesi. O per meglio dire i positivi certificati sono stati 230, che venendo a contatto con le famiglie ed altre persone sono stati in grado di far salire il contagio a “vette altissime”. Purtroppo tra i banchi di scuola è ancora più evidente quanto  il sistema di tracciamento sia stato fallimentare.

Contagi “esplosivi”. Il virus corre veloce in provincia e i tentativi di tracciamento messi in piedi dall’Ats non hanno prodotto gli effetti sperati: arrivo di comunicazioni per la messa in quarantena della classe giunti nove giorni dall’esito del tampone di un’alunna e dopo 12 dall’ultimo contatto avvenuto. Oppure la chiusura di un’intera scuola dopo la positività di tre insegnanti, solo perché l’Agenzia non ha fornito in tempo le comunicazioni.

scuola positivi milano

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Il tracciamento nelle scuole viaggiava attraverso un doppio canale alquanto difettoso. Le scuole comunicavano via mail all’Ats la presenza di un contagiato. A quel punto l’Ats contattava a sua volta la scuola per far mettere in quarantena la classe. Se questo sistema “a doppia mandata” poteva funzionare con pochi casi, sui grandi numeri degli ultimi giorni è andato completamente in tilt.

Così l’Ats ha attivato nella giornata di ieri un nuovo portale attraverso il quale le scuole possono comunicare direttamente i casi positivi tra studenti, insegnanti e personale, e i loro contatti stretti scolastici. I numeri di ieri (230 positivi) hanno fatto sobbalzare sulla sedia la direzione dell’Ats che si è limitata a commentare: «Ciò che prima succedeva in una settimana, ora succede in un giorno e in misura ancora superiore».

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