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26. 04. 2024 12:00

Quanto si guadagna a Milano: tanto, ma non basta per vivere

L’analisi: redditi superiori anche del 900%, ma i problemi sono tanti

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Da un’analisi del Centro Studi Tagliacarne sulle retribuzioni balza all’occhio quanto si guadagna a Milano, una cifra superiore alla media nazionale ma comunque insufficiente per vivere in città. La media pro capite è di 30.464 euro l’anno, vale a dire due volte e mezzo la media nazionale e nove volte più alto di quello di Rieti, fanalino di coda.

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Quanto si guadagna a Milano, l’analisi delle retribuzioni in città 

Analizzando i dati del report stilato dal centro Studi Tagliacarne, si nota subito come sia estremamente evidente il divario Nord-Sud. Non che si scopra l’acqua calda, ma i dati lasciano senza parole: se Milano è prima in classifica con un reddito medio è di 30.464 euro, è altrettanto vero che a Rieti, città dove si guadagna di meno in assoluto, il calo è drastico: 900%. Il che significa che un lavoratore a Milano guadagna nove volte di più rispetto ad un suo collega di Rieti. Un dato, però, che cambia in modo radicale se prendiamo in considerazione la graduatoria del pil pro capite in rapporto alle retribuzioni, dove il fanalino di coda è rappresentato da ben 10 province del Centro-Nord. Gaetano Fausto Esposito, Direttore generale del Centro Studi Tagliacarne: «L’analisi dimostra che la geografia delle retribuzioni è diversificata territorialmente e sotto vari aspetti non rispetta la tradizionale dicotomia Nord-Sud. Infatti se confrontiamo la graduatoria del pil pro capite (che misura la produzione della ricchezza) con quella delle retribuzioni, vediamo che nel primo caso praticamente tutte le ultime trenta posizioni sono appannaggio di province meridionali (con la sola eccezione di Rieti), mentre in quella delle retribuzioni pro-capite troviamo ben 10 province del Centro-Nord, il che induce a riflettere sulle politiche dei redditi a livello locale». 

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Quanto si guadagna a Milano, come è stata stilata l’analisi 

I dati del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne” presentano un’analisi delle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti. I dati sono una media del compenso complessivo riconosciuto da un datore di lavoro a un lavoratore dipendente. Il dato viene ottenuto analizzando le diverse voci che compongono il reddito lordo.

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