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02. 05. 2024 02:05

Cascina Triulza compie 10 anni, Minelli: «Ci sentiamo al centro del cambiamento»

Minelli, presidente della Fondazione Triulza: a Mi-Tomorrow: «A Mind circolano circa 12mila persone al giorno: ricerca, università, imprese. Il lavoro di Fondazione Triulza è tenere i collegamenti tra tutti questi interpreti»

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«Dieci anni di Cascina Triulza, un’occasione di riflessione». Parte così la chiacchierata con Massimo Minelli, presidente della Fondazione Triulza, che dal 2013 gravita nell’area di Mind: «Prima eravamo soli, ora siamo al centro di un polo che sta portando tanto valore alla città». Fondazione Triulza nacque per partecipare a Expo e gestire il primo padiglione della società civile nella storia delle Esposizioni, Cascina Triulza.

Cascina Triulza: Minelli, presidente della Fondazione: «Noi siamo il lievito, le aziende gli ingredienti»

 

Cascina Triulza

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Presidente, ne è passata di acqua sotto i ponti…
«Tantissima. Siamo passati dal vedere smontare i padiglioni al ritrovarci in un polo dell’innovazione; sempre con l’occhio attento del terzo settore che vuole fare del bene al territorio».

E da singoli interpreti oggi siete in allegra compagnia.
«Tutto è cominciato nel 2017 con l’arrivo di LandLease; pochi giorni fa, invece, abbiamo partecipato a un consiglio generale composto da 70 soci. L’entusiasmo c’è ancora ed è tanto; e si cambia alla velocità della luce. Questa scelta di rimanere in area Expo pensavamo fosse deleteria, che bruciassimo solo risorse; invece abbiamo avuto pazienza e, col tempo, vedevamo che la cosa poteva funzionare».

Cosa succede oggi in Mind?
«Circolano circa 12mila persone al giorno: ricerca, università, imprese, c’è di tutto qui. E il lavoro grosso che Fondazione Triulza sta facendo è tenere i collegamenti tra tutti questi interpreti. Noi siamo il lievito, le aziende gli ingredienti».

Tra i molti progetti c’è quello del Social Innovation Campus, che ogni anno coinvolge migliaia di giovani. Di cosa si tratta?
«E’ il modo con cui vogliamo approcciare le scuole sul tema dell’Innovazione sociale: iniziative gratuite per studenti delle superiori, con hackaton, laboratori, Boot Camp e molto altro».

Ci parla del master in europrogettazione BEEurope che si rivolge a giovani laureati?
«L’obiettivo è fornire a tutti competenze professionali per accedere a risorse economiche e reti di conoscenza europee. Un altro modo per preparare i giovani al mondo del lavoro».

Come sono i rapporti con il territorio?
«Le realtà del territorio bollatese e del rhodense hanno risposto positivamente, tanto che siamo diventati un punto di riferimento importante per loro. Noi puntiamo molto sulla connessione, siamo un laboratorio sempre aperto e sempre cangiante. Che poi è anche l’anima, lo spirito del terzo settore».

Terzo settore nel quale sono entrati anche nuovi soggetti.
«Come le banche, che ci permettono di aprirci anche su temi come la finanza etica e sostenibile».

E il sogno, magari da realizzare al festeggiamento dei 20 anni?
«Io giocavo in questi luoghi quando ero piccolo; ho visto queste grandi trasformazioni che hanno tolto spazi verdi, certo, ma che spero possano portare nuova sostenibilità in chiave moderna. Spero che Mind diventi un luogo inclusivo, di coesione, dove i giovani possano trovare non solo conoscenza ma anche saggezza, che è la bellezza della vita. La vita è tutto, non è solo lavoro ma anche rapporti umani. E io a Mind mi diverto, anche a 60 anni».

 

 

E ARRIVERÀ ANCHE IL PASSANTE
Entro il 2026 nascerà la fermata Mind-Merlata

Tanti attori in campo per un’opera infrastrutturale fondamentale: la costruzione della nuova stazione del passante ferroviario di Mind-Merlata, un’opera strategica che si aggiunge al processo di riqualificazione delle aree di Cascina Merlata e MIND. Questa nuova stazione servirà il quartiere residenziale di UpTown-Cascina Merlata, il distretto MIND e il nuovo centro commerciale Merlata Bloom Milano, ormai prossimo all’apertura.

Un investimento complessivo da 14 milioni di euro che servirà anche per completare importanti collegamenti ciclabili, come parte del nuovo piano metropolitano per le biciclette chiamato “Cambio”. In questa zona, il piano prevede due percorsi mirati a collegare territori della Città Metropolitana separati da autostrade e ferrovie: 600mila euro saranno destinati a migliorare il capolinea tranviario in piazzale Cimitero Maggiore; 610 mila euro saranno investiti in un nuovo percorso ciclabile che fa parte della circolare 2 di Cambio, connettendo il quartiere di Cascina Merlata con la linea 15 di Cambio e la stazione della metropolitana M1 di Molino Dorino; circa 2,6 milioni saranno dedicati a potenziare il sistema di mobilità dolce dei comuni vicini con la realizzazione di un tratto della circolare 3 di Cambio tra Pero e la stazione di Rho-Fiera, nonché un tratto della linea 13 tra Milano e Cornaredo. La stazione, i cui lavori dovrebbero essere ultimati entro il 2026, avrà inoltre un’importanza ancora maggiore dato che, a partire dall’anno accademico 2026, si trasferirà in zona Mind anche l’università Statale con tutte le sue aule e i laboratori del settore della salute, con oltre 23mila persone ogni giorno tra studenti, ricercatori, docenti e staff.

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