Da giorni non si fa altro che parlare dell’allarme siccità in Lombardia. Un allarme scattato anche l’estate scorsa e quella prima ancora. Un allarme di cui discutono autorità, governi, politici, professionisti ed esperti del settore, ma a cui oggi non è ancora stata trovata una valida soluzione. Nella Regione a mancare non è solo la pioggia. C’è anche carenza di riso e di tutte le coltivazioni della Pianura Padana che di quest’acqua hanno un estremo ed urgente bisogno per rimanere in vita.
Allarme siccità in Lombardia: la situazione
Il livello dell’acqua dei laghi e dei fiumi continua ad abbassarsi e, con l’allarme siccità in Lombardia in corso ormai da tempo, la situazione fotografata è tutt’altro che positiva. Proprio qui si trova il 40% delle risaie italiane, situate in particolar modo nella zona della Lomellina. Zona che oggi più che mai rischia di perdere una grande parte della propria produzione di riso, nonché migliaia di ettari di terreni. Il pericolo è alto.
È importante parlare l’allarme siccità in Lombardia adesso e non solo durante le calde e afose giornate d’estate milanesi. È giusto mostrare il quadro per come è realmente. E, per essere sinceri, esso è davvero preoccupante. Nel luglio scorso gli agricoltori del Sud del capoluogo lombardo si erano mostrati allo stremo e avevano dichiarato, con il volto visibilmente rassegnato: «Stiamo andando verso una catastrofe annunciata». Queste parole riecheggiano oggi e si mostrano davvero attuali.
Allarme siccità in Lombardia: agricoltura in ginocchio e non solo d’estate
La scorsa estate giornali, web, social e riviste parlavano solamente dell’allarme siccità in Lombardia e nel resto d’Italia. Il comparto dell’agricoltura e del settore primario – sostenevano tutti – era «in ginocchio». Una mancanza di acqua del genere non si verificava da diverse decine di anni. Quelli erano proprio i giorni più caldi per la città di Milano e per tutte le altre province della Regione.
Oggi però siamo in pieno inverno. Eppure l’allarme siccità sembra essere ancora più forte. I contadini sono disperati oggi forse anche di più di quanto lo erano nei mesi di giugno, luglio e agosto. Se infatti adesso la situazione è questa, cosa ne sarà tra qualche mese con l’arrivo della primavera e poi dell’estate?
Allarme siccità in Lombardia: è ora di agire
L’allarme siccità in Lombardia e nel resto d’Italia, ormai è chiaro a tutti, non è altro che una delle tantissime e tragiche conseguenze del cambiamento climatico. Un cambiamento che soprattutto i più giovani e gli attivisti – pensiamo ad esempio al movimento Ultima Generazione o ai ragazzi del Fridays For Future – cercano di combattere giorno dopo giorno. Sembra che però tutto questo non stia portando realmente a nulla. O almeno per adesso.
Le proteste degli attivisti ma anche dei semplici cittadini sono servite a qualcosa? Il Comune, la Regione e lo Stato hanno realmente promosso iniziative concrete per contrastare il riscaldamento globale e dunque l’allarme siccità che sta colpendo tutto il Paese? La risposta, per il momento, purtroppo non può che essere negativa.
Ciò ovviamente non vuol dire che protestare non serva a nulla o che le manifestazioni in difesa dell’ambiente siano inutili. Ciò vuol dire che quel poco che la comunità sta facendo per lottare contro il Climate Change non è abbastanza. E non serviranno a nulla nemmeno le piogge previste per questi giorni nel Nord Italia. A dimostrarlo sono le tragiche conseguenze che vediamo quotidianamente tutti noi. E l’allarme siccità in Lombardia è uno tra i molteplici esempi che potremmo fare.
