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21. 05. 2024 23:44

Borseggiatrici a Milano, filmare furti in metro e renderli virali non è la soluzione. Ma qual è l’alternativa?

Il post della consigliera Monica Romano, giusto o sbagliato che sia, ci spinge a porci una domanda: perchè nessuno fa niente di fronte a tutto questo?

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Monica Romano, consigliera comunale del Pd a Milano, è intervenuta sui social a proposito della questione borseggiatrici a Milano con un post che ha fatto molto discutere e che inizia così: «Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. Punto». E poi il monito: bisogna smettere di farlo. Ora, al di là dei migliaia di commenti spuntati sotto a queste dichiarazioni della consigliera, il vero nocciolo della questione è un altro e c’entra poco con i filmati e i social.

Borseggiatrici a Milano: il post di Monica Romano

L’invito postato dalla consigliera dem recita: «La smettano, sia quelli che realizzano i video, sia chi gestisce i canali Instagram che li rendono virali di spacciare la loro violenza per senso civico, perché senso civico non è. Le cittadine e i cittadini che sanno davvero che cos’è il senso civico alzino la voce e invitino a spegnere le telecamere perché non è così – trasformando le persone in bersagli – che si ottiene giustizia. Di violenza e di squadrismo ne abbiamo già avuti abbastanza davanti a un liceo di Firenze e nelle acque di Cutro». E infine: «Milanesi, ribelliamoci a questa pessima pratica».

Monica Romano ha limitato la privacy al post in questione dopo i numerosi commenti negativi ricevuti. Le sue parole hanno però fatto il giro del web e dei social e sono state riprese da pagine Instagram come la famosa MilanoBellaDaDio. Proprio qui spesso vediamo video e riprese di furti che avvengono purtroppo quotidianamente nelle metropolitane milanesi (e non solo).

 

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Non si è allora fatta attendere la risposta dei gestori di questa pagina che conta oggi 171.000 followers. «Cara Monica Romano, anziché criticare, proponga un’alternativa altrettanto efficace vista la posizione che ricopre», si legge nelle storie di Instagram della pagina, con tanto di immagini di furti sui mezzi Atm che sono ormai diventati all’ordine del giorno.

Borseggiatrici a Milano, qual è il vero problema?

Più che chiedersi se sia lecito o meno filmare i furti in metropolitana e diffondere i volti delle borseggiatrici a Milano, la domanda che tutti dovremmo farci è un’altra: perché il Comune del capoluogo lombardo, il sindaco Beppe Sala e, più in generale, il Governo sembrano non interessarsi minimamente di questo problema? Eppure, ormai è evidente, si tratta di una questione che mette in cattiva luce la città di fronte ai turisti, continuamente derubati, e non solo. Le vittime in questi gesti sono anche i milanesi di tutte le età. Dai più anziani che fanno fatica a reagire fino ai giovani ragazzini distratti che non tengono sotto stretto controllo il proprio zaino quando sono sui mezzi pubblici.

borseggiatrici a milano

È normale questo? No, di certo. Tuttavia però, com’è ormai chiaro e lampante agli occhi di tutti, proprio queste borseggiatrici a Milano – che sono ben note agli agenti della Polizia e a tutto il mondo del web – continuano a rubare, sostenendo che oggi «questo è il loro lavoro». Come risolvere allora la situazione? Per i cittadini milanesi, dal momento che nessuno sembra voler davvero intervenire e punire questi gesti, non resterebbe altro che agire in questo modo.

È giusto? No, di certo. Ma finchè il Comune, il sindaco e il Governo non metteranno un freno a ciò, in molti sentiranno la necessità di proteggersi e proteggere gli altri dalle borseggiatrici a Milano. Il sistema del “farsi giustizia da soli” risolve poco o niente, ma qual è l’alternativa? A questo punto allora, forse è il caso di sollecitare chi di dovere piuttosto che rimproverare semplici cittadini che, stanchi di questa situazione, decidono di fare così.

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