È già una situazione di caos voli aerei e le prossime settimane, quelle dell’inizio delle vacanze estive, non faranno che peggiorare la situazione. Perché, tra voli cancellati e scioperi vari, si preannuncia una calda, caldissima estate. Con disagi, arrabbiature e inizio turbolento del periodo vacanziero.
Caos voli aerei, si riducono il numero dei voli
Alla base di questa situazione assurda il taglio drastico di voli e slot a disposizione da parte di grandi compagnie, delle low cost e degli scali aeroportuali. Tanto che ogni giorno si assiste ad una sequela di voli cancellati, anche a poche ore dall’imbarco o, come accaduto a Napoli a Simona Ventura, addirittura sull’autobus che doveva portare lei e altre 300 persone sull’aeromobile. E poi lunghe code al check in e il primo sciopero europeo, in programma il prossimo 25 giugno per chiedere migliore condizioni contrattuali al colosso low cost Ryanair.
Caos anche Linate, Malpensa e Orio al Serio
Anche negli scali milanesi di Linate, Malpensa e Orio al Serio è caos voli aerei. Il primo, nonostante ospiti tratte nazionali, subisce i ritardi accumulati in giornata e dati da poco personale a disposizione e traffico nei cieli. A questo si aggiunga che le compagnie hanno ridotto il numero dei voli (anche per venire incontro al rincaro del carburante) e il gioco è fatto. A Malpensa, che già di suo vive giornate importanti, è soprattutto Easyjet a fare la voce grossa, con molti slot occupati. Ma anche la compagnia low cost vive un momento di difficoltà e, come tutti, riduce organici e tratte. Orio al Serio, invece, è da sempre la casa delle low cost, lì dove i ritardi la fanno da padrona.
Lo sciopero di Ryanair
Ryanair ha indetto uno sciopero di 24 ore in Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Belgio. Si fermeranno piloti e assistenti di volo di Ryanair, Malta Air e della società CrewLink. Dopo due anni disastrosi per il trasporto aereo, a causa delle necessarie restrizioni legate alla pandemia di Covid che ha portato ad una riduzione drastica del traffico aereo mandando il settore in crisi, la riduzione dei contagi e il venire meno delle restrizioni in quasi tutti i Paesi ha riportato le persone a viaggiare. Solo alcune destinazioni hanno raggiunto i livelli di traffico pre pandemia ma il trend appare in via di consolidamento. Solo che il mercato del trasporto aereo, provato dalle perdite degli ultimi due anni, al momento fatica a stare al passo con la domanda, schiacciato tra carenza di personale ed aumento dei costi di gestione, a partire da quello del carburante.
Cos’è successo all’aeroporto di Napoli a Simona Ventura
Emblematico quanto successo all’aeroporto di Napoli a Simona Ventura: la showgirl stava rientrando dalle vacanze ma si è vista cancellare il voto davanti ai propri occhi: «300 persone a terra, ma stiamo scherano? Ma veramente facciamo? È una vergogna! – le sue parole – non è giusto, siamo qua da ore e ore… Occhio a questa compagnia qui, Wizzair.com, occhio veramente… occhio! Ci hanno cancellato il volo davanti agli occhi». Qui sotto il video.
«E’ UNA VERGOGNA!» 📽️
Disavventura per Simona Ventura, che all’aeroporto di #Napoli è stata lasciata giù dall’aereo da parte della compagnia @wizzair senza una valida spiegazione#SimonaVentura #Milano #20giugno pic.twitter.com/ZIU5uRSOVg
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) June 20, 2022
Ma anche le grandi compagnie non stanno bene
Il caos non riguarda solo le compagnie low cost: Lufthansa, ad esempio, ha annunciato che taglierà circa 900 voli a luglio per il weekend da e per gli hub di Monaco di Baviera e Francoforte, a causa della carenza di personale. Swiss Air ha annunciato tagli: a luglio e agosto il numero di voli tra Berlino e Zurigo sarà ridotto da 48 a 44 a settimana mentre Iberia ha dichiarato che da marzo circa 15.000 passeggeri hanno perso le coincidenze dei loro voli. La domanda che sorge spontanea è: ma di chi è la colpa di tutto questo?