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03. 05. 2024 05:31

La promessa non mantenuta in Darsena: perché è così difficile tenere il muro pulito? Video

Tag, disegni e scritte, talvolta brutti e volgari, rovinano l'area. Staranno lì per sempre?

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Era il 26 aprile 2015 quando, davanti a migliaia di cittadini, l’allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia inaugurava la nuova Darsena, dopo due anni di lavori e milioni di euro investiti. Era sempre il 26 aprile 2015 quando, il Comune del capoluogo lombardo faceva una promessa a tutti: mantenere sempre pulito e ordinato il nuovo spazio meneghino riqualificato in occasione dell’Expo. Oggi sono passati più di 8 anni da quella data e, spoiler, la promessa non è stata rispettata.

La Darsena dal 2015 ad oggi

Milano era entusiasta e in grande fermento per la riqualificazione dell’intera area. Un’area molto vasta e sempre molto frequentata ma che, per tanti anni, sembrava quasi abbandonata a se stessa. Così, grazie al lavoro degli esperti dello studio Bodin&Associès e grazie ai 19 milioni di euro investiti nel progetto, alla Darsena è stata data una nuova vita.

Con la nascita della nuova Darsena, che oggi è diventata uno dei luoghi più amati e caratteristici della città, il Comune di Milano aveva preso anche un impegno talmente serio che, sin da subito, aveva fatto nascere i primi dubbi e aveva fatto storcere il naso ad alcuni cittadini. D’altronde però, già nel 2015 sembrava un peccato rovinare l’area con spazzatura di vario tipo e disegni e tag sui muri. Eppure è quello che è successo.

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Da un lato in molti ricorderanno la promessa dell’amministrazione di mantenere sempre e per sempre la Darsena – e in particolar modo il lungo muro che la costeggia interamente – pulita. Dall’altro però oggi non possiamo non notare che le pareti di mattone in questa zona sono piene di scritte. Talvolta anche volgari, brutte, poco eleganti. Insomma, il contrario di quello che il sindaco e i milanesi avrebbero voluto nel 2015.

La battaglia di Milano contro i writers

È vero, nei mesi successivi all’inaugurazione della nuova Darsena, i giornali e le televisioni avevano riferito di questa battaglia del Comune di Milano contro coloro che deturpavano i muri della zona. Avevamo spesso sentito parlare delle squadre del Nucleo interventi rapidi (Nuir) che, la mattina presto, all’alba, ripulivano le pareti dalle scritte vandaliche cubitali che apparivano nella notte.

«La Darsena è uno dei luoghi più amati dai milanesi, peccato non tutti abbiano rispetto dello spazio comune e delle centinaia di cittadini che lo condividono tutti i giorni», aveva dichiarato poi nel 2016 l’allora assessore all’Ambiente Marco Granelli, sottolineando che «contro la prepotenza di pochi vandali l’Amministrazione fa un costante lavoro di ripulitura».

Parole giustissime quelle di Granelli. Parole che valgono ancora oggi. Peccato però che non bastino. Che cosa resta infatti oggi di quella famosa promessa fatta dal Comune di Milano? Un pungo di mosche, come dice un famoso detto. Anzi, chissà come mai oggi tutti sembrano essersi dimenticati del nobilissimo impegno preso nel 2015, forse mai rispettato veramente…

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