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15. 05. 2024 03:41

Nuove licenze per taxi a Milano: una battaglia persa in partenza

Il Comune chiede nuove licenze, ma per la Regione bisogna prima provare altre strade

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Arriva il «no» della Regione Lombardia alle mille nuove licenze per taxi a Milano proposte dal Comune e continua così a rimanere irrisolto il problema delle auto bianche in città. Un problema di cui ormai sentiamo parlare da tanti anni, ma a cui nessuno sembra voler trovare una soluzione reale e concreta. Un problema che affligge ogni giorno migliaia e migliaia di turisti e cittadini. La domanda che a questo punto sorge spontanea è una sola: cambieranno mai le cose? O la battaglia per avere più taxi in città è una battaglia persa?

Nuove licenze per taxi a Milano: la risposta della Regione al Comune

Qualche settimana fa Palazzo Marino aveva avanzato ufficialmente alla Regione Lombardia la richiesta di avere altre nuove licenze per taxi a Milano. Gran parte dei meneghini, non appena aveva appreso la notizia, aveva gioito e si era mostrata piena di speranze. Sui social e sul web erano infatti apparsi tantissimi commenti a sostegno dell’iniziativa del Comune di Milano. Dall’altra parte però c’era anche chi si era dimostrato, visti i precedenti, molto diffidente. A vedere come stanno le cose oggi, a giorni di distanza, possiamo dire che forse la reazione di questi ultimi è stata la più corretta.

Davanti alla proposta di Palazzo Marino infatti la Regione Lombardia non ha reagito come in molti si aspettavano. Il Pirellone ha, nella pratica, risposto di no alla possibilità di introdurre mille nuove licenze per taxi a Milano. Mille, secondo Franco Lucente, assessore regionale alla Mobilità, sono troppe. Dunque se ci sarà un aumento, esso avrà numeri molto inferiori. Si parla di appena qualche centinaio.

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Nuove licenze per taxi a Milano

A spiegare il perché di questo rifiuto è lo stesso assessore Lucente: «Da parte nostra non c’è una contrarietà a prescindere all’aumento delle licenze. Siamo pronti al dialogo e a confrontarci con il Comune e le categorie dei tassisti. Però ci sono altre soluzioni percorribili che andrebbero sperimentate prima di arrivare a toccare le licenze. Ho visto il sindaco Sala in occasione dell’inaugurazione della M4 e gli ho spiegato la mia posizione. Ne parleremo sicuramente ancora».

Nuove licenze per taxi a Milano: la controproposta

Secondo la Regione Lombardia dunque ora sarebbe arrivato il momento di trovare una strada alternativa per aumentare le corse delle auto bianche in città. Ci sarebbero appunto «altre soluzioni percorribili da sperimentare prima dell’aumento di nuove licenze per taxi a Milano». Ma quali sono? Il Pirellone pensa, ad esempio, all’ipotesi delle doppie guide, aperte questa volta non solo alle collaborazioni familiari ma anche a soggetti terzi.

In questo modo ci sarebbero più taxi in strada, senza però introdurre nuove licenze che andrebbero a danneggiare la categoria di lavoratori. Dall’altro lato però ricordiamo che lo scorso aprile il Comune aveva aperto un bando per le collaborazioni familiari e, a fine giugno, erano state solo 71 quelle autorizzate. Un numero decisamente basso e decisamente incapace di risolvere il problema…

Insomma, è vero che, specialmente negli ultimi mesi, Palazzo Marino ha avanzato proposte ed iniziative per cercare di risolvere il problema. Ma è anche vero che la Regione Lombardia, prima di fornire nuove licenze per taxi a Milano, deve confrontarsi con i tassisti stessi. Non possiamo però fare a meno di notare che mettendo sul piatto della bilancia gli interessi della categoria dei lavoratori e gli interessi dei cittadini e dei turisti, i primi sembrano pesare di più.

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