15.1 C
Milano
02. 05. 2024 12:47

Sanremo 2024, prima serata da 1 a 10: messaggi importanti da Dargen a La Sad, un “nuovo” Mengoni. E la mamma di Cutolo strappa il cuore

Tante sorprese nella première del Festival numero 74, che è una festa senza spazio né tempo. Col rischio concreto di stroppiare

Più letti

Come da tradizione, ripercorriamo la prima serata di Sanremo 2024 attraverso i nostri giudizi: una première ricca ed imprevedibile, a partire dalla presenza inattesa di Zlatan Ibrahimovic e passando per un Marco Mengoni in versione intrattenitore tout court. E poi il palco in piazza Colombo, la nave, Fiorello. Tutto da copione. Tutto da copiare. O quasi. È uno spettacolo sempre più lontano dalla concezione italiana: meno racconto, più sequenza di avvenimenti uno attaccato all’altro quasi da non raccapezzarsi più. Coinvolgente, a tratti alienante. Bello, ma lunghissimo. Difficile capire dove (e come) poterlo migliorare. Intanto, la top five della sala stampa premia, in ordine, Loredana Bertè, Angelina Mango, Annalisa e i due già vincitori Diodato e Mahmood.

Ibra a Sanremo
Ibra a Sanremo

Sanremo 2024, le pagelle

1 alla durata
Ma lo sapevamo illo tempore, voto ad honorem anno dopo anno.

2 all’orario dell’esibizione di Dargen D’Amico
Un messaggio chiaro e potente che porta sul palco dell’Ariston la costante tragedia umana del Mediterraneo. Troppo per relegarlo all’1.11. Un grosso peccato. Geniale l’abito di Dargen con i peluche. Speriamo lo riproponga così, uguale, ogni sera fino a sabato.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

3 agli stacchi a schiaffo iniziali dell’orchestra
Gag poco riuscita, soprattutto nelle successive ripetizioni. Tutto qui.

4 all’acustica dal palco esterno
Bassi fuori fase e se n’è accorto pure Lazza, che ha fatto fatica a portare a casa Cenere.

5 all’apertura con la fanfara dei Carabinieri
Onesto a livello istituzionale, ci mancherebbe. Ma aprirci la prima puntata di un festival, mah.

6 a Marco Mengoni
Da ieri sera conosciamo un altro Mengoni: più sciolto, più intrattenitore, un po’ più libero di orpelli che nel tempo hanno rischiato quasi di limitarlo. C’è molto da sgrezzare, certo, ma un paio di momenti iconici ci sono stati.

7 all’emozione di BigMama
Grande agitazione nei giorni precedenti all’esordio: al termine dell’esibizione, qualche (sacrosanta) lacrima liberatoria. Libera di essere se stessa e di essere apprezzata proprio per la sua essenza. Un inno alla distruzione delle sovrastrutture.

8 allo striscione di Fiorello
Solo lui poteva pensarlo: «Ama, pensati libero… È l’ultimo». Perfino Ferragni apprezza. Sì, solo lui poteva pensarlo e realizzarlo.

9 al messaggio de La Sad
Se ne sono dette di ogni in attesa del loro esordio: alla fine lanciano il messaggio più importante, spesso il più sommerso, sicuramente il messaggio che più di tutti abbraccia un reale, concreto disagio giovanile. Bravissimi.

10 a Daniela, la mamma di Giovanbattista Cutolo
Una donna da abbracciare e stringere forte forte al petto.

Fiorello a Sanremo
Fiorello a Sanremo

In breve

FantaMunicipio #28: immobili a Milano, serve un freno alle speculazioni

Partiamo da una bella notizia per gli immobili a Milano. Il borgo di Cascina Selvanesco non potrà essere venduto...