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29. 04. 2024 10:35

Giornata mondiale del teatro 2023: perchè è importante e qual è il ruolo di Milano oggi

Paolo Grassi diceva: «Il teatro è un modo di amare le cose, il mondo, il nostro prossimo»

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Istituita dall’International Theatre Institute e dall’UNESCO nel 1962, la giornata mondiale del teatro 2023 si celebra oggi, lunedì 27 marzo, ed è un’importante occasione non solo per ricordare il ruolo di questa arte nei vari Paesi, ma anche per far apprezzare alle nuove generazioni un ambiente così vivo e intenso. E, come è ormai noto a tutti, ci sono delle città – come Milano – che nello sviluppo del teatro hanno avuto e hanno tutt’ora un ruolo fondamentale.

Giornata mondiale del teatro 2023: perché si celebra il 27 marzo

A proporre di istituire 24 ore dedicate al teatro era stato per primo il drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa. L’idea piacque subito a tutti e le illustre personalità delle arti di scena dell’ITI si diedero da fare per dare vita a questa speciale iniziativa. La giornata mondiale del teatro 2023 si celebra oggi, come ogni 27 marzo dell’anno.

La scelta della data è tutt’altro che casuale. Questo è sempre ricordato infatti come il giorno in cui aprì al pubblico per la prima volta il Teatro nazionale di Parigi, con una stagione spettacolare che lasciò tutti a bocca aperta e diede il via alla storia dell’edificio francese.

Così, dal 27 marzo 1962, prima volta in cui il mondo ha iniziato a celebrare questa giornata, si festeggia ogni anno la giornata mondiale del teatro. Da allora inoltre, per l’occasione, un’eminente personalità del mondo del teatro e della cultura rilascia un messaggio internazionale che contiene importanti riflessioni e che viene tradotto in tantissime lingue e poi diffuso in tutto il mondo.

Il primo fu scritto da Jean Cocteau, ma nel corso della storia anche tra italiani ebbero questa grande opportunità. Stiamo parlando di Luchino Visconti nel 1973, Umberto Orsini nel 1995 e Dario Fo nel 2013. Per quanto riguarda invece la giornata mondiale del teatro 2023, oggi il messaggio internazionale viene affidato all’attrice egiziana attiva anche nel mondo del cinema e della televisione Samiha Ayoub.

Giornata mondiale del teatro 2023
Giornata mondiale del teatro 2023

Giornata mondiale del teatro 2023: il ruolo di Milano

La giornata mondiale del teatro 2023, che giunge quest’anno dunque alla sua 61esima edizione, viene ricordata nei luoghi di cultura, di aggregazione, nelle scuole, nelle biblioteche e molto altro ancora. A Milano sono diverse le iniziative per celebrare una giornata così importante. È un’opportunità per gli artisti della scena di condividere con il pubblico la propria arte e diffondere importanti messaggi in Italia e nel resto del mondo.

Come dicevamo all’inizio, il capoluogo lombardo nel corso degli anni ha avuto e continuo ad avere un ruolo molto importante per quanto riguarda l’arte del teatro. Con i suoi storici edifici, la città è sempre stata un centro importante e ha sempre rappresentato un punto di riferimento nella storia. Dal Teatro alla Scala, al Piccolo, all’Arcimboldi, al Carcano, al Manzoni fino all’Elfo Puccini: sono tantissimi i nomi che potremmo fare di questi luoghi conosciuti in tutto il mondo. Ogni anno migliaia e migliaia di turisti si recano qui per assistere a qualche spettacolo e per ammirare la bellezza di questi teatri storici meneghini.

Piccolo Teatro Milano Giornata mondiale del teatro 2023
Piccolo Teatro Milano, Giornata mondiale del teatro 2023

Ma Milano non è solo tradizione. È anche innovazione, sperimentazione e avanguardia. Da un lato vi è il rispetto di quella che è stata la storia di un’arte così speciale, ma dall’altra vi è anche la volontà di tenerla viva e attiva. Il teatro a Milano guarda solo indietro, ma guarda anche e soprattutto in avanti. Motivo per cui sono tantissime le iniziative rivolte a bambini delle scuole, giovani e ragazzi.

Insomma, che il teatro non sia più quello di una volta è chiaro e limpido agli occhi di tutti, ma non per questo dobbiamo considerarlo meno importante. Il capoluogo lombardo è una città d’arte, di cultura e soprattutto di teatro. Dunque dobbiamo mantenere viva la tradizione, ma anche pensare al futuro e lasciare spazio a nuove idee e iniziative che stravolgono il mondo del teatro e lo rendono così vivo e in continua evoluzione.

Paolo Grassi diceva: «Il teatro è per me come l’acqua per i pesci. Il mio teatro è sempre stato un teatro vivo, con il sipario aperto. Il teatro è un modo di amare le cose, il mondo, il nostro prossimo. Io non ho mai amato il teatro come fine a se stesso. Attraverso il teatro io penso tutto il resto: io vedo la politica attraverso il teatro, vedo l’urbanistica».

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