Emergono nuovi agghiaccianti retroscena sullo scandalo dalle tangenti Atm. Da alcune intercettazioni telefoniche si evidenzia una carenza di controlli relativi alla manutenzione, tra cui la sporcizia e addirittura dei bulloni svitati.
Le telefonata. Paolo Bellini, il dirigente Atm arrestato e dominus del sistema corrotto, è stato intercettato più volte mentre alcuni colleghi li comunicavano disservizi sulle linee della metro.
La posizione di Bellini è sempre stata ambivalente. Da una parte riprendeva chi contestava: «Prima di scrivere queste cose parliamone», si ascolta in una delle conversazioni. Dall’altra invece si adirava con le ditte amiche, di cui spesso era all’interno dell’organigramma, accusandole di farsi scoprire.
Manutenzione. I rischi più grandi erano proprio quelli legati alla manutenzione. Nei mesi scorsi si è parlato del cosiddetto problema delle “frenate” su diverse linee. Molto probabilmente esiste un nesso tra la mancata pulizia delle porte delle banchine e il guasto tecnico.
Elemento ancora più preoccupante è quello legato ai bulloni. In un’altra intercettazione Bellini afferma: «Io come direttore lavori non ti applico la penale perché i bulloni si son svitati, mettiamola così, però non faccio una bella figura». Peccato che il pericolo relativo ai bulloni che si svitano tra impianti e binari su cui passano i treni sia altissimo.
