La settimana si è aperta nel segno degli attivisti di Ultima Generazione, protagonisti di un nuovo sit in di protesta nel centro di Milano. Gli ambientalisti ormai noti per questo tipo di iniziativa stavolta hanno bloccato il traffico in viale Luigi Sturzo a Milano (davanti alla stazione Porta Garibaldi).
Nuova protesta a Milano degli attivisti di Ultima Generazione pic.twitter.com/Tjsbbh3Mzc
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) February 20, 2023
Ultima generazione, la protesta
La manifestazione è iniziata intorno alle 9.40 quando gli attivisti – 5, tutti legati a Ultima Generazione, di cui uno in carrozzina a rotelle – si sono piazzati in mezzo alla carreggiata in direzione Cimitero Monumentale. A tenerli uniti bloccando del tutto il traffico uno striscione con la scritta “Non paghiamo il fossile”. I carabinieri del nucleo radiomobile, intervenuti sul posto insieme agli agenti della polizia locale, hanno riportato la situazione alla normalità, portando i responsabili in caserma per identificarli.
Ultima Generazione, i precedenti
Non si tratta come detto di una novità, anche se i precedenti erano andati in scena in altre zone di Milano. Non solo: a metà gennaio gli ambientalisti avevano imbrattato con della vernice gialla la scultura “Love” di Maurizio Cattelan in Piazza Affari. In occasione della Prima della Scala (7 dicembre) avevano preso di mira il Piermarini mentre a novembre avevano scaricato alcuni chili di farina contro l’auto di Andy Warhol alla Fabbrica del Vapore.
Ultima Generazione, le parole di Berti
Alessandro Berti in una lunga intervista ci aveva spiegato quali sono le motivazioni di Ultima Generazione: «Siamo una coalizione di cittadini che porta avanti richieste molto specifiche al governo italiano sull’emergenza climatica. Chiediamo ora lo stop ai sussidi ai combustibili fossili e l’uso dei i soldi dei cittadini per una transizione energetica vera e non di facciata. Le azioni vengono pensate, insieme ad altre realtà della rete A22, per raggiungere più persone possibili, per avere un’attenzione mediatica forte e ottenere un incontro con il governo»