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26. 04. 2024 17:03

Trivulzio, i parenti riabbracciano i propri cari. Pregliasco: “Ancora 50 positivi”

Nuove disposizioni per la Rsa milanese

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Da oggi il Pio Albergo Trivulzio riapre, in via sperimentale, l’accesso alle visite dei famigliari.

 

I famigliari dei parenti tornano al Trivulzio

Sospeso dal 10 marzo, l’ingresso in struttura sarà concesso solo ai parenti degli ospiti ricoverati nei reparti “covid free” o “covid negativizzati” e in presenza di buone condizioni di salute. Famigliari e caregiver verranno contatti telefonicamente dalla struttura che farà un primo screening. Se il triage telefonico si sarà concluso positivamente, verrà fissato un appuntamento.

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In una prima fase sperimentale della durata di dieci giorni saranno riammessi un minimo di due famigliari al giorno per ognuna delle cinque Rsa di Milano: Bezzi, Fornari, Schiaffinati, Pio e Principessa Jolanda. Gli incontri avranno una durata complessiva di un’ora e verranno preceduti da un secondo triage nel quale verrà verificata l’assenza di febbre o di sintomi sospetti.

Trivulzio, come si svolgeranno gli incontri

Al famigliare (uno solo alla volta) verranno forniti dall’azienda DPI ffp2, cuffie, occhiali protettivi, guanti, calzari, sovracamice monouso. L’incontro con il proprio caro dovrà avvenire rigorosamente all’aperto a distanza di due metri, alla presenza del medico referente, di un infermiere e, quando necessario, dello psicologo. Ad ogni ospite verranno forniti altresì DPI ffp2, cuffie, occhiali protettivi, guanti, calzari e sovracamice monouso.

Le prime visite

I primi parenti intercettati dai cronisti si sono dichiarati contenti e soddisfatti per aver potuto riabbracciare i propri cari.

Nel frattempo Pregliasco, supervisore della struttura, ha dichiarato che all’interno della Rsa sono presenti ancora 50 positivi, ma ciò nonostante la situazione è in via di normalizzazione. Sul fronte indagini invece si è conclusa proprio in questi giorni la raccolta delle testimonianze per accertare le responsabilità delle oltre 300 morti in struttura durante il periodo più buio dell’epidemia.

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