Il 31marzo compirà 41 anni, bresciana, laureata in economia, presentatrice televisiva e direttrice marketing e comunicazione, già vicepresidente della commissione permanente sanità e politiche sociali, da pochi giorni nuova assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. E’ il profilo di Simona Tironi che si accinge a svolgere un compito non semplice: la Regione più sviluppata d’Italia sta affrontando una fase delicata di trasformazione del mondo del lavoro.
Simona Tironi, intervista alla neo assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia
Partiamo dalle difficoltà più rilevanti: l’incontro tra domanda e offerta del lavoro non sempre funziona.
«La Regione svolge un ruolo centrale su questo tema, il cosiddetto “mismatch”. La nostra risposta consiste nel formare il capitale umano adeguato alle esigenze delle imprese».
La Lombardia continua a essere meta di lavoratori da ogni parte d’Italia e dall’estero, c’è posto anche per loro?
«Siamo una Regione d’eccellenza, dobbiamo continuare a essere il motore del nostro Paese e quindi attrattivi delle migliori intelligenze».
I giovani incontrano forti ostacoli nel mondo del lavoro: come sostenerli?
«Questa è una delle sfide più importanti che ci troviamo ad affrontare. Posso dire che abbiamo già sviluppato strumenti per favorire il loro ingresso».
Di cosa si tratta?
«Abbiamo il numero più alto in assoluto di studenti che frequentano corsi di formazione, i corsi Its: credo che questa sia la chiave d’entrata nel mondo del lavoro, il futuro dei nostri giovani e delle nostre imprese».
Esiste, infine, il fenomeno dei giovani che vanno all’estero.
«Credo che affinando questi strumenti sia possibile colmare il divario che abbiamo con l’estero e assicurare ai giovani le stesse possibilità di lavoro nella nostra regione».
