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27. 04. 2024 10:03

Cripta di San Sepolcro, un luogo di profonda sacralità nel cuore di Milano

Scelta da San Carlo Borromeo come personale luogo di preghiera, nasconde i segreti e i culti di una storia millenaria

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Milano è piena di tesori e la Cripta di San Sepolcro è, senza dubbio, tra questi. Situata nell’omonima chiesa fondata nel lontano 1030, porta con sé secoli di storia. Situata accanto alla Pinacoteca Ambrosiana, il complesso era rimasto chiuso per cinquant’anni e poi riaperto al pubblico nel 2016. La cripta inoltre è stata oggetto di un importante intervento di restauro finanziato dal Ministero dei Beni Culturali e terminato nella tarda primavera del 2019.

La storia della Chiesa di San Sepolcro: dal 1030 ad oggi

Definita la «Chiesa ipogea nel vero mezzo di Milano» da Leonardo Da Vinci nella sua mappa del capoluogo meneghino del Codice Atlantico conservato presso la Biblioteca Ambrosiana, San Sepolcro oggi sorge dove un tempo c’era un foro romano, cuore della città. Tutto nacque grazie alla volontà del Magister Monetae, il Maestro della Zecca, Benedetto Ronzone o Rozone che ordinò la costruzione di una chiesa privata su un terreno di famiglia nei pressi della sua abitazione. Poi fu consacrata solennemente alla Santissima Trinità.

Quella della Chiesa milanese è una storia millenaria. Agli inizi del primo millennio essa ha, in larga parte, contribuito ad incrementare e a rafforzare la presenza benedettina in città. Nel luglio del 1100, in piena epoca Crociate, l’allora arcivescovo Anselmo da Bovisio la ribattezzò Chiesa della Santissima Trinità al San Sepolcro di Gerusalemme, proprio alla luce dell’importanza assunta in quegli anni dai Luoghi Santi.

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Nel corso dei secoli ci furono cambiamenti e rimaneggiamenti di varia entità e tipologia, come la modifica della forma, l’aggiunta di due campanili, nuovi disegni, affreschi, monumenti e tanto altro ancora. Nel Quattrocento diventò poi molto importante per i domenicani di Santa Maria delle Grazie, che ne fecero un luogo di predicazione.

Nel 1578 arrivò Carlo Borromeo che fece eleggere la Chiesa di San Sepolcro come sede principale della Congregazione degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo. La scelta non fu casuale. L’edificio sorgeva esattamente «nell’ombelico della città», ovvero in pieno centro. Borromeo ne riaffermò, ancora una volta, la centralità, paragonandola al vero Santo Sepolcro di Gerusalemme, considerato l’ombelico del mondo.

Carlo Borromeo, Cripta di San Sepolcro
Ritratto del cardinale e arcivescovo Carlo Borromeo (Fonte: Wikipedia)

Tra il Seicento e il Settecento ci furono importanti lavori di rifacimento, modifica e restauro. La facciata fu ricostruita a fine Ottocento secondo uno stile romanico ritenuto più conforme all’antico edificio medievale. Nel Novecento, durante la Seconda guerra mondiale la Chiesa, già diventata di pertinenza della Biblioteca Ambrosiana, fu utilizzata come deposito di beni dell’istituto divenendo, nei fatti, praticamente inaccessibile. Successivamente fu nuovamente ristrutturata e riaperta finalmente al pubblico.

Cripta di San Sepolcro, perché è così importante?

Fu San Carlo Borromeo ad attribuire una particolare importanza alla Cripta di San Sepolcro. Il motivo? La utilizzava come luogo personale di preghiera. Si recava, con regolarità, qui due volte alla settimana: il mercoledì e il venerdì pomeriggio. Spesso ci passava anche intere notti. Lui la definiva «palestra dello Spirito Santo», in adorazione del simulacro del sepolcro di Cristo. Ma la Cripta non è solo questo; è anche molto altro.

La Cripta di San Sepolcro racchiude secoli e secoli di storia, di arte e di cultura. La pavimentazione, ad esempio, costituita da grandi lastre di pietra bianca di Verona proviene dal lastricato dell’antico foro romano risalente al IV secolo. Il foro era la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano attività civili, sociali e religiose.

Cripta di San Sepolcro
La Chiesa di San Sepolcro in una fotografia scattata tra il 1897 e il 1903, con la nuova facciata e i vecchi campanili (Fonte: Wikipedia)

Essa, per diversi anni, è rimasta chiusa al pubblico. Fortunatamente è stata riaperta nel 2016. È stata, come dicevamo all’inizio, interessata da un intervento di restauro terminato nel 2019. Con questi ultimi lavori sono state recuperate le superfici decorate della struttura, che oggi è possibile ammirare.

Visitare tanto la Chiesa quanto la Cripta è un’esperienza straordinaria. È possibile immergersi in un’atmosfera davvero suggestiva, che racchiude storie, segreti, culture, credenze, culti e molto altro ancora.

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