In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’ “artivista” Cristina Donati Meyer torna a lasciare il segno sui muri di Milano. Nei pressi dell’ Alzaia Naviglio Grande, vicino alla fermata della metropolitana di Porta Genova, sono comparse tre nuove opere suggestive: La Maja pestata, Marilyn caduta dalle scale, La Venere martoriata.
Cristina Donati Meyer: «Tutte urlano forte»
Come ormai ci ha abituato da tempo, Cristina Donati Meyer ci invita con le sue opere irriverenti a riflettere e soprattutto prendere posizione contro una delle piaghe più gravi della società contemporanea. I numeri su femminicidi e violenze di genere sono allarmanti e purtroppo in costante aumento anno dopo anno.
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«La violenza non è mai un’opera d’arte. Tutte urlano forte, con ecchimosi e cicatrici, contro la violenza ai danni delle donne e contro i femminicidi che proseguono costanti a puntellare le cronache nere italiane – scrive l’artista sui propri profili social: un femminicidio ogni due giorni, una mattanza con più vittime della violenza mafiosa. Nella quasi totalità dei casi di femminicidi si tratta di assassini e violenze che si svolgono tra le mura domestiche e nelle coppie, il che evidenzia come molti uomini abbiano una concezione proprietaria, patriarcale e piramidale del rapporto con le donne, considerandole oggetti di proprietà e non esseri senzienti e intelligenti».