Giorgio Vanni, il cantante delle più note sigle di cartoni animati, ha organizzato una bella sorpresa natalizia per i piccoli pazienti della clinica pediatrica De Marchi. Sotto le finestre dell’ospedale di via della Commenda – chiusa al traffico per l’occasione – si è esibito con la Fanfara dei Carabinieri e la Banda della Polizia Municipale, sulle note delle più classiche canzoni di Natale.
Giorgio Vanni e la clinica de Marchi
Anche l’anno scorso Giorgio Vanni e la Fondazione De Marchi si erano organizzati per permettere anche ai bambini ricoverati di festeggiare il Natale. La fondazione aveva già organizzato a Milano uno speciale concerto di Natale per i piccoli pazienti della clinica pediatrica De Marchi.
Giorgio Vanni e i suoi pezzi storici
Sotto le finestre della Clinica De Marchi il 25 dicembre 2022 Giorgio Vanni, la voce maschile delle più note sigle di cartoni animati, aveva intonato una versione di Pokémon e Dragon Ball, personaggi amati dai più piccoli. Insieme a lui la fanfara dei carabinieri del III reggimento carabinieri Lombardia, diretta dal maresciallo Bagnolo, e la banda della polizia Municipale di Milano, diretta dal maestro Capucci, che hanno suonato le classiche canzoni di Natale per piccoli pazienti.
Giorgio Vanni in concerto, l’iniziativa
L’iniziativa rientrava nel quadro complessivo delle attività del progetto “Un ospedale mica male” per il contenimento del dolore, della paura e dello stress in tutti i bambini in cura alla Clinica De Marchi, con l’obiettivo di dedicare tutte le attenzioni e le risorse disponibili affinché anche la cura e il momento del ricovero possano essere vissute con serenità.
Le parole di Giorgio Vanni
Le parole di Giorgio Vanni in Esclusiva a Mi-Tomorrow dopo la sorpresa ai bambini: «È il terzo anno che partecipiamo a questo evento. L’emozione è doppia, lo facciamo per questi bambini che purtroppo sono costretti al ricovero alla Clinica De Marchi. L’emozione è anche cantare insieme alla banda dei vigili urbani e la fanfara dei carabinieri del III reggimento carabinieri. Come Goku noi siamo guerrieri ma dell’amore, dell’amicizia e della vita»
«In questo periodo sentiamo molto il bisogno di essere guerrieri non per combattere ma per provare a contrastare il male con l’affetto e con l’amore, sentimenti positivi che ci portano a condividere la vita e non a fermarla. Due, tre sfere dei Pokémon simbolicamente parlando le lancerei in testa a qualcuno come un’esplosione positiva, per farli ragionare e fargli capire che combattere fra di noi non serve a niente».
