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07. 05. 2024 13:08

Le Piccole Case un aiuto per l’autismo, Carlo Riva: «Così, ogni anno, accogliamo 50 piccoli»

Apre a Milano grazie a L’abilità onlus un nuovo centro che applica un approccio multidisciplinare

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L’emergenza autismo si vede nei numeri e nelle liste di attesa molto lunghe dei servizi pubblici. L’impegno di L’abilità onlus, associazione che si prende cura dei bambini con disabilità e delle loro famiglie, ha fatto nascere a Milano il centro Le Piccole Case, il quinto centro della Onlus in città, con un focus sui disturbi dello spettro autistico. «Un centro innovativo, grazie a un modello di intervento fondato sul “family centered care”, che inizia subito dopo la diagnosi di autismo. Intervenire precocemente è fondamentale in questi casi» racconta a Mi-Tomorrow Carlo Riva, direttore l’Abilità Onlus.

Il direttore de Le Piccole Case Carlo Riva: «Il nostro punto di forza è il percorso riabilitativo personalizzato per ciascun bambino»

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Quali sono le caratteristiche vincenti di questo centro?
«Il primo punto di forza è il percorso riabilitativo personalizzato per ciascun bambino: li accompagniamo verso l’adolescenza, con il coinvolgimento della famiglia e di tutta la comunità. L’obiettivo condiviso è migliorare il benessere psicologico. Un secondo punto di forza è l’équipe multidisciplinare altamente specializzata capace di ascoltare, sostenere le esigenze di ciascun bambino, studiando un programma terapeutico-riabilitativo individuale che coinvolge famiglia e tutti gli ambienti in cui è inserito».

Come si può definire l’autismo e di cosa hanno bisogno i bambini?
«Dobbiamo chiarire che l’autismo non è una malattia, ma una condizione di vita. Non esiste un solo tipo di autismo, ma esistono gli autismi: ogni bambino ha le sue caratteristiche e i suoi bisogni. Ascoltare questi bisogni implica guardare meglio il disturbo dello spettro autistico, condividere obiettivi e modalità, rispetto delle peculiarità del bambino».

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Quali sono i numeri dell’autismo, soprattutto in Lombardia e a Milano?
«Negli ultimi anni, le diagnosi infantili si sono moltiplicate, anche per via di un’evoluzione delle conoscenze e dei criteri diagnostici che anticipano l’età in cui questi vengono riconosciuti rispetto al passato. I dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità descrivono una vera e propria situazione di emergenza: oggi in Italia un bambino su 77 riceve una diagnosi di autismo, anche nei primi 2-3 anni di vita. Nell’area di Milano nel 2022 ce ne sono state 480. La capacità delle strutture di neuropsichiatria, tuttavia, non è ancora adeguata a questi numeri, le liste d’attesa sono lunghissime».

Quindi Le Piccole Case in che modo contribuisce?
«Arriviamo a prendere in carico 50 bambini in un anno, riuscendo così ad assorbire una parte delle lunghe liste di attesa del Sistema Sanitario Nazionale. Come associazione, continuiamo l’attività di raccolta fondi perché vogliamo assicurare la gratuità d’accesso al centro ad un numero crescente di famiglie. Ci appelliamo anche a Regione Lombardia per un accreditamento».

Quali sono i progressi che fanno i bambini che frequentano il vostro centro?
«I bambini che frequentano il centro incontrano diverse figure sanitarie per l’attuazione del piano riabilitativo individuale. Ogni intervento è calibrato sui bisogni del bambino per permettere un possibile raggiungimento di autonomie e di piena inclusione a scuola e negli ambienti extra scolastici di tempo libero».

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