È stata un flash mob ‘fumoso’ la risposta del collettivo degli studenti del liceo Manzoni di Milano alla multa arrivata a cinque di loro che nei giorni scorsi sono stati trovati a fumare a scuola. Questa mattina si sono trovati in cortile e hanno acceso fumogeni rossi coperti da degli ombrelli di tanti colori per rivendicare la “possibilità sacrosanta” di fumare in cortile e per protestare contro metodi che non invitano a smettere di fumare ma a farlo di nascosto.
È stata stata un flash mob ‘fumoso’ la risposta del collettivo degli studenti del liceo Manzoni di Milano alla multa arrivata ad alcuni di loro trovati a scuola a fumare pic.twitter.com/bAxxkMCaag
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) September 23, 2023
Liceo Manzoni, le rivendicazioni degli studenti
«Non siamo qui per protestare per la possibilità sacrosanta di fumare in cortile», ha ribadito uno dei rappresentati degli studenti. Il flash mob aveva come obiettivo quello di criticare i metodi utilizzati dai dirigenti scolastici, che preferirebbero multare i ragazzi anziché spingerli a smettere di fumare solo per il loro bene.
Il caso del liceo Manzoni, ma le regole sono chiare
La preside del liceo e il corpo docenti però, con la loro azione non hanno fatto altro che adeguarsi a quella che è la normativa vigente. Dal 2013 infatti, in tutte le scuole d’Italia, è vietato fumare sia all’esterno, sempre nelle aree di pertinenza dell’istituto come il cortile o l’ingresso, che all’interno dei locali. La multa per l’infrazione può variare dai 27 ai 275 euro.