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02. 05. 2024 22:22

Niente più gelato a Milano dopo mezzanotte: la decisione di Beppe Sala che fa discutere

Inoltre gli ambulanti dovranno cessare le loro attività a partire dalle 20:00.

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Una nuova ordinanza comunale potrebbe cambiare il volto della movida milanese. A partire dal 17 maggio fino al 4 novembre, sarà vietato vendere gelato a Milano e bottiglie d’acqua d’asporto dopo la mezzanotte in dodici aree della città storicamente vivaci e popolari tra i giovani e i frequentatori notturni. Le zone interessate includono località come Arco della Pace, Brera, Cesariano, Corso Como, Darsena e Navigli, Garibaldi, Isola, Lazzaretto, Melzo, Nolo, Sarpi e Ticinese.

Niente più gelato a Milano dopo mezzanotte, dettagli dell’ordinanza e reazioni

Il provvedimento, ancora in fase di discussione e soggetto a possibili osservazioni fino al 3 maggio, prevede la chiusura dei dehor mezz’ora dopo la mezzanotte e un’estensione dell’orario fino all’una e mezza durante i weekend e i festivi. Inoltre, come riporta Il Messaggero, gli ambulanti dovranno cessare le loro attività a partire dalle 20:00.

Questa mossa dell’amministrazione di Beppe Sala, come confermato dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, non è stata accolta positivamente da tutti. Lino Stoppani, presidente nazionale della Fipe, critica duramente l’ordinanza, sostenendo che non solo non risolverà i problemi di degrado e sicurezza, ma aggiungerà ulteriori danni, limitando un importante strumento di regolamentazione dell’afflusso di persone nei locali.

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Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, si è detto sbalordito, sottolineando l’assurdità di un divieto di vendere gelati e acqua dopo mezzanotte. Barbieri ha anche messo in evidenza le possibili conseguenze negative di tale restrizione, come il rischio che i giovani possano cercare di procurarsi bevande in altri modi, potenzialmente più pericolosi.

La battaglia legale e le preoccupazioni del settore

Il settore del commercio si sta organizzando per combattere contro quello che considera un provvedimento eccessivamente restrittivo. Le associazioni di commercianti e i proprietari dei locali sono particolarmente preoccupati, considerando che le nuove regole potrebbero sottrarre importanti ore di lavoro durante la serata, soprattutto in un periodo in cui la tassa per l’occupazione di suolo pubblico è aumentata del 40%.

Contesto e possibili soluzioni

Invece di imporre un divieto totale, alcuni suggeriscono alternative come limitare il consumo di bevande e cibo in strada e potenziare la presenza e il monitoraggio della polizia locale. Queste misure potrebbero affrontare direttamente i problemi di ordine pubblico senza penalizzare eccessivamente i commercianti e i consumatori.

Mentre Milano si prepara a navigare le acque tumultuose di questa nuova regolamentazione, è chiaro che il dialogo tra le parti interessate sarà cruciale per trovare un equilibrio tra sicurezza, vivacità economica e diritti civili. La sfida sarà armonizzare la vivace vita notturna milanese con la tranquillità e la sicurezza dei suoi cittadini, in un contesto che rispetti la storia e i valori della città. E poi, che male c’è a mangiare un gelato a Milano anche dopo la mezzanotte?

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