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20. 04. 2024 08:20

La “rivoluzione” delle mense scolastiche: ecco come cambierà il servizio ristorativo a settembre

Le norme di distanziamento sociale impongono anche il ripensamento dei refettori, che verranno in gran parte convertiti in aule per gli studenti

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La scuola è pronta a riaprire a settembre, ma sono ancora molte le modalità da definire. Tra queste una delle principali è quella relativa al servizio mensa. A Milano oltre il 93% delle elementari effettua il tempo pieno, ma gli spazi dedicati ai refettori potrebbero essere convertiti per rispettare le nuove norme di distanziamento sociale. Così, Milano Ristorazione ha sollecitato i presidi ad inviare delle proposte entro venerdì per valutare nuove alternative.

Le ipotesi. Sul tavolo ci sono sostanzialmente tre ipotesi: far mangiare gli scolari direttamente sui banchi, stabilire dei turni per l’utilizzo della mensa oppure un sistema misto.

Nella riflessione sul futuro dei pasti per i più piccoli l’assessora all’Educazione Laura Galimberti esclude categoricamente “il panino da casa”. Invece Annamaria Borando, preside dell’istituto comprensivo Di Vona-Speri, pensa alla soluzione mista: «Pensiamo di mantenere il refettorio per le prime e seconde elementari e di utilizzare l’altro come spazio polifunzionale, magari per la ricreazione, facendo mangiare in classe terze, quarte e quinte».

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Gianpaolo Bovio, preside dell’istituto comprensivo Arcadia, utilizzerà i due refettori presenti nella struttura per adibirli a classi. Di conseguenza solo una parte di questi potrà essere sfruttata per i pasti. Per tale motivo punterebbe su un sistema misto: «I pasti saranno serviti nei due refettori, in più turni».

Scuole medie. Il problema delle mense non dovrebbe toccare le medie. Si sta pensando ad eliminare i due rientri pomeridiani, compensandoli con le lezioni il sabato mattina.

 

 

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