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05. 05. 2024 20:39

Lukaku, Cuadrado e l’ingenuità del tifo interista (ma non solo)

Due degli affari più improbabili che il calciomercato potesse riservare, tra contestazioni e sentimenti feriti

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Non un’allucinazione dovuta alla canicola di luglio, non uno scherzo di qualche bislacca e poco divertente pagina Instagram. Nel giro di pochi giorni il tifo interista ha assistito a due terremoti di mercato tra i più improbabili da pronosticare: prima il gran rifiuto di Lukaku, desaparecido e pronto (pare) a dire di sì alla Juventus, poi l’ingaggio di Juan Cuadrado, uno che sponda bianconera negli ultimi anni ha fatto infuriare non poco i nerazzurri.

Cuadrado e Lukaku, l’impossibile non esiste

Lukaku alla Juventus, Cuadrado all’Inter. Contro ogni logica, ma si sa che il calciomercato conosce ragioni che la ragione non conosce. Come non le conosce il tifoso – sia chiaro, non solo quello interista – che sa bene di non vivere più l’epoca delle bandiere, dell’amore per la maglia, delle fedeltà alla causa, eppure non si rassegna e ci crede ancora. Crede che Romelu Lukaku – trattato come un re nei suoi primi due anni nerazzurri, ripudiato dopo il passaggio al Chelsea, riaccolto come un figliol prodigo a Milano – non possa ghostare la sua Inter come un caso umano qualunque conosciuto su Tinder.

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Cuadrado-Inter, ci eravamo (?) tanto odiati

E invece Romelu Lukaku lo fa. E flirta con il grande nemico. Da cui è pronto a sbarcare Juan Cuadrado, un altro uomo della discordia. L’arrivo del colombiano ha fatto esplodere la rabbia social dei tifosi nerazzurri: le foto delle risse nelle gare contro l’Inter e gli scontri con, tra gli altri, Perisic e Handanovic, ma anche insulti e incredulità. “Non sarai mai uno di noi”, “Il giocatore peggiore della Serie A”, “D’ora in poi non tifo più Inter”, “ti odiamo e odiamo anche la dirigenza che ti ha scelto”, sono solo alcuni dei messaggi comparsi sui social network.

Cuadrado, Lukaku e il pragmatismo del mercato

Nel pomeriggio di ieri un centinaio di tifosi si sono radunati davanti alla sede dell’Inter per contestare la scelta della dirigenza, pronti ad alzare la voce, per manifestare il proprio disappunto per l’arrivo di Cuadrado. Ma di questo alla società importa poco, perché Juan Cuadrado è libero a parametro zero e l’Inter, che di esterni ne ha bisogno e al portafogli non può metter mano a cuor leggero, nella persona di Beppe Marotta – ehi, ex Juve anche lui – ha preso la palla al balzo, con buona pace del tifoso che pensa ancora a sentimenti e appartenenza. Valori da tenersi stretti ma consapevoli del loro anacronismo.

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