Adesso non ci sono asterischi che tengano. Mercoledì l’Inter ha finalmente recuperato – e clamorosamente perso – la partita contro il Bologna non disputata lo scorso gennaio, pertanto adesso i nerazzurri e il Milan hanno lo stesso numero di partite. Non di punti, però. Perché i rossoneri arrivano al rush finale del campionato con due lunghezze di vantaggio, che in realtà sono tre, dato che la compagine di Pioli ha gli scontri diretti a favore. Ora il Diavolo non può sbagliare, a partire da Milan-Fiorentina di domenica, perché il sogno chiamato scudetto passa soltanto attraverso le proprie prestazioni, a cominciare da quella di domenica.
Milan-Fiorentina, sold out al Meazza
Davanti ad un San Siro esaurito in ogni ordine di posto, con fischio d’inizio alle 15.00, il Milan ospiterà la Fiorentina, anch’essa reduce dall’impegno infrasettimanale. A Milano arriverà una Viola in un momento certamente non positivo, visto che la squadra di Italiano è reduce da tre sconfitte in sette giorni, contando anche la Coppa Italia. Durissimo lo 0-4 di mercoledì al Franchi contro l’Udinese, che a sua volta accoglierà l’Inter un paio d’ore dopo. I gigliati sono ancora in piena lotta per un posto in Europa (o Conference) League, e – feriti dal poker friulano – venderanno cara la pelle al Meazza.
Per la sfida ai toscani, le attenzioni di Stefano Pioli e del suo staff saranno rivolte soprattutto alle condizioni di Bennacer, che proverà a recuperare da una distorsione alla caviglia. Se l’algerino non dovesse farcela, spazio ancora a Kessie con Tonali in mediana, con la conferma di Brahim Diaz sulla trequarti alle spalle di Giroud; pronto ad essere ancora decisivo a gara in corso, invece, Zlatan Ibrahimovic. Sugli esterni offensivi vanno verso la conferma Messias e Leao, mentre è intoccabile il quartetto difensivo davanti a Maignan, composto da Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez.